La crescita degli invii all’estero per il nono mese dell’anno è di poco superiore all’1% in volume soprattutto per la cattiva performance dei rossi che perdono il 18%. Al palo lo sfuso, mentre la bottiglia cresce oltre il 2%
Nel mese di Settembre 2013 le esportazioni di vino argentino sono cresciute del 1,24% in volume (per quasi 306mila ettolitri) e dello 0,83% in valore (per un totale di 78,5 milioni di dollari). Nello specifico, come comunicato dall’Instituto Nacional de Vitivinicultura (INV), le spedizioni all’estero di vino bianco sono cresciute del 42,35% mentre quelle di rosso calate del 18% rispetto allo stesso mese del 2012.
La vendita di sfuso sui mercati esteri è rimasta stabile con una variazione del solo +0,18% (i bianchi hanno fatto anche per la cisterna il +61% e i rossi il -56,42%).
L’export d’imbottigliato è cresciuto del 2,38%: in particolare il trend di crescita è stato del +5,82% per il bianco e il +1,54% per il rosso.
L’invio oltreconfine di spumanti si è incrementato dello 0,94% in volume e del 2,26% in valore FOB. È opportuno rilevare che il 74% di queste vendite è relativo a prodotto venduto tra i 26 e i 60 dollari a cassa.
Meno buoni i dati del lungo periodo in quanto tra gennaio e settembre l’export totale di vino argentino è calato rispetto agli stessi nove mesi del 2012 del 17% in volume (2 milioni di ettolitri in totale) e del 4,58% in valore (per un totale di 648,9 milioni di dollari).
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