Nuovo investimento in casa Enoplastic: l’azienda di Bodio Lomnago ha rilevato l’attività della ASA (Anthony Smith Australasia) e punta con decisione a sviluppare il mercato australiano e quello dell’Estremo Oriente
Proseguono gli investimenti in casa Enoplastic, azienda leader al mondo nella produzione di capsule per l’industria enologica e dagli inizi di quest’anno impegnata nel processo di trasformazione in vero e proprio brand globale.
Sfruttando la consolidata presenza di Enoplastic NZ in Nuova Zelanda, l’azienda guidata dalle famiglie Macchi e Moglia ha rilevato l’attività dell’australiana ASA (Anthony Smith Australasia), seconda maggior produttrice di capsule dell’emisfero australe, e dato vita ad Enoplastic Aus Pty Ltd., realtà che va ad aggiungersi alle già presenti aziende produttive di Nuova Zelanda, USA e Spagna, tutte controllate da Enoplastic Italia.
Sarà Troy Smith, già General Manager di ASA e da sempre coinvolto nell’attività della famiglia, nonché ottimo conoscitore del mercato locale, a guidare la nuova azienda, che punta a raggiungere un fatturato annuo superiore ai 5 milioni di euro.
L’investimento rientra nel piano di sviluppo di Enoplastic a livello internazionale e, nella fattispecie, sui mercati australiano e dell’Estremo Oriente, dove l’azienda intravede un ottimo terreno di crescita per novità di prodotto quali il recente Green Leaf, presentato di recente ai maggiori imbottigliatori del continente oceanico (www.greenleafpackaging.it). “Questa operazione segue la logica perseguita dal Gruppo e che punta a centralizzare una parte delle attività in Italia, sfruttando al massimo le economie di scala della prima fase produttiva”, sottolinea Michele Moglia, AD di Enoplastic SpA. “L’intento è quello di aumentare la nostra presenza in ogni zona di utilizzo delle capsule, in modo da garantire servizio, trasporti efficienti, tempi di consegna adeguati e vicinanza al mercato in senso lato”, conclude.
Con questo nuovo investimento, il Gruppo Enoplastic aumenterà la propria capacità produttiva fino a quasi 3 miliardi di pezzi all’anno.
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