Dopo gli ottimi risultati registrati tra gennaio e ottobre (spumanti a parte), gli importatori guardano con grande ottimismo agli ultimi mesi dell’anno
Nei primi dieci mesi del 2016, la Cina ha importato vino per un valore di 1,9 miliardi di dollari (+18,01%) e per un volume di circa 5,05 milioni ettolitri (+15,51%).
Questo quanto riscontrato dalla China Association for Imports and Export of Wine & Spirits, le cui statistiche sono state diffuse a inizio dicembre da The Drinks Business.
In particolare, le importazioni di vino imbottigliato sono cresciute del 19,3% fino a 1,79 miliardi di dollari, mentre quelle – più esigue – di vino in cisterna del 13,21% fino a 83,5 milioni di dollari. Non così bene, tuttavia, hanno fatto gli spumanti, il cui ingresso nel mercato cinese si è contratto tra gennaio e ottobre del 2,41% in volume, totalizzati 105.700 ettolitri, e del 11,52% in valore, fino a 45,88 milioni di euro (per i dati sul commercio internazionale di vino dell’ultimo trimestre, con focus sugli spumanti, rimandiamo anche al n 39 del Corriere Vinicolo del 5 dicembre scorso).
Questi dati sembrano essere un’ottima premessa ai risultati complessivi 2016. Secondo alcuni insider del mercato del vino in Cina, la cui opinione arriva ancora attraverso The Drinks Business, che cita l’agenzia di stampa cinese ifeng.com, la crescita delle importazioni di vino del Paese della Grande Muraglia dovrebbe continuare anche nell’ultimo periodo dell’anno, grazie anche agli acquisti che i consumatori stanno facendo in vista della prossima Festa di Primavera (il capodanno lunare cinese) del 28 gennaio.
Le previsioni degli importatori parlano, infatti, di un +25% sul 2015, la più forte crescita degli ultimi 5 anni, cosa che porterebbe ad un discreto recupero sul 2012, anno segnato dalla stretta governativa anticorruzione che causò una significativa contrazione delle importazioni e delle vendite interne di fine wine.
FEB
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