Diversamente dalla richiesta, che cresce con le importazioni, la produzione di vino è calata per il quarto anno consecutivo. Nel 2016 sono 11,3 milioni di ettolitri. Nel frattempo Sainsbury's ha messo vino cinese sui suoi scaffali in Gran Bretagna
Mentre le importazioni cinesi di vino crescono a ritmo serrato (+22% in volume e +17% in valore per l’imbottigliato nel 2016 vs 2015, ne abbiamo parlato qui), l’industria vitivinicola del paese della Grande Muraglia ha visto diminuire per il quarto anno consecutivo il volume di produzione.
Vinificati nel 2016 circa 11,3 milioni di ettolitri di vino (-1% sul 2015), volume parecchio distante da quello raggiunto nel 2012, quando si erano prodotti 13,8 milioni di ettolitri. Da allora a oggi il decremento di produzione è stato consistente nel 2013 vs 2012 (-14,8%), e poi si è via via eroso fino ad oggi: -1,4% nel 2014 vs 2013, del 1,1% nel 2015 vs 2014, fino al -1% dell’anno scorso sul precedente (per questi dati si veda winesinfo.com).
Nel frattempo però il fine wine cinese comincia a fare capolino nei mercati occidentali. Lo stesso portale cinese d’informazione vitivinicola (winesinfo.com) ha recentemente segnalato che nel Regno Unito i supermercati Sainsbury’s hanno messo a scaffale il Noble Dragon Red prodotto dallo storico Château Changyu, di proprietà dall’azienda cinese Pioneer Wine Co; si apprende dalla stessa fonte anche che in Spagna negli ultimi dieci mesi sono state vendute più di 100mila bottiglie della stessa etichetta di fine wine cinese.
FEB
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