Aumenta pure la capacità produttiva e la necessità di disporre di adeguate strutture di trasformazione. Perciò, la Cantina ha acquisito la struttura e gli spazi adiacenti (per un totale di oltre 6 ha di superficie) dell’ex cooperativa Friulvini. Entro un paio d’anni, verrà realizzata una cantina di stoccaggio del vino sfuso; verrà installato un impianto per la raccolta e la vinificazione delle uve e una piattaforma logistica per i prodotti finiti
di Adriano Del Fabro
Un fatturato che cresce di un altro 10% in questa annata agraria portando la cifra finale a 38 milioni di euro (era cresciuto del 34% nell’annata scorsa), 17 milioni di litri di vino venduti con una componente del 55% di export, 1.900 ettari di vigneto gestiti dai 463 soci, 66 dipendenti e 8 milioni di euro di investimenti effettuati negli ultimi 4 anni. È la fotografia che il Consiglio di amministrazione della Viticoltori Friulani La Delizia Sca, di Casarsa della Delizia (Pordenone), attraverso il suo presidente, Denis Ius e il direttore, Pietro Biscontin, ha voluto presentare ai propri soci, ai dipendenti, ai Sindaci del territorio e agli assessori regionali Sergio Bolzonello (Attività produttive e cooperazione) e Cristiano Shaurli (Risorse agricole e forestali) in un apposito appuntamento organizzato nell’azienda a conduzione diretta di Basiliano (Udine): 114 ettari dei quali 80 impiantati a vigneto (Glera e Pinot grigio) e 10 a vivaio di barbatelle.
“La Cantina cooperativa di Casarsa, nata nel 1931 – ha tenuto a precisare Biscontin – è la prima realtà regionale nel suo comparto e, da sola, rappresenta il 18% del vino prodotto in Fvg. Inoltre, quasi il 50% dell’uva trasformata in questo territorio, prodotta da 2.300 agricoltori, passa per le strutture cooperative”.
“La nostra Cantina è una struttura in continua trasformazione e crescita – ha sottolineato Ius –. Si pensi che dal 2007-2008 a oggi, le superfici a Glera gestite dai soci sono passate da 4 ettari a 524; quelle a Pinot grigio da 566 ettari a 694 (+23%)”.
Un’impresa sempre più attenta e vocata all’export che, attualmente, rappresenta il 55% delle vendite delle quali, il 65% vengono realizzate nei Paesi dell’Ue (Austria, Belgio, Germania in primis); il 31% nell’area del Nordamerica (Canada e Usa, soprattutto) e il 4% nel resto del mondo per complessivi 30 Paesi di presenza. In Italia, il 35% delle vendite passa per il canale Horeca e il restante 65% per quello della GDO. Straordinaria la crescita dei vini frizzanti e spumanti (Prosecco compreso) che in una sola annata, sono passati dai 59 mila ettolitri prodotti ai 70 mila, con una capacità lavorativa di 100 hl e una linea di imbottigliamento che lavora su due turni, tutti i giorni dell’anno.
Crescendo il fatturato e le vendite, aumenta pure la capacità produttiva e la necessità di disporre di adeguate strutture di trasformazione. Perciò, a Zoppola (Pordenone), la Cantina ha acquisito la struttura e gli spazi adiacenti (per un totale di oltre 6 ha di superficie) dell’ex cooperativa Friulvini. Entro un paio d’anni, con i dovuti e necessari interventi, nello stabilimento verrà realizzata una cantina di stoccaggio del vino sfuso; verrà installato un impianto per la raccolta e la vinificazione delle uve e una piattaforma logistica per i prodotti finiti.
“I risultati raggiunti dalla cooperativa La Delizia evidenziano la capacità di tenere unito il mondo vitivinicolo, attraverso un modello di sviluppo operato tramite scelte d’insieme, adottate guardando al futuro, per fare investimenti -ha affermato l’assessore alle Attività produttive Bolzonello -. Anche grazie agli investimenti operati, La Delizia ha potuto acquisire, di recente, le strutture della ex Friulvini, contribuendo così a chiudere una profonda ferita del territorio”, ha aggiunto Bolzonello.
Anche l’assessore Shaurli si è soffermato sulle scelte azzeccate operate dal settore pubblico e dai privati, che hanno consentito alla cooperativa di moltiplicare i risultati credendo in una politica innovativa. Le strutture e le campagne della cooperativa, che si trovano nei comuni di Basiliano, Mereto di Tomba e Codroipo (In provincia di Udine), infatti, sono state cedute in uso dalla Regione alla cooperativa (fino al 2029), che vi ha mantenuto la parte dedicata alla ricerca e alla conservazione del genoma delle varietà autoctone della vite, non solo del Fvg, ma anche di altre realtà vocate. Ne ha invece modificato l’assetto colturale, che in precedenza era stato riservato pressoché interamente alla melicoltura. Shaurli ha quindi evidenziato che il mondo vitivinicolo del Fvg, nonostante i buoni risultati raggiunti, deve compiere un ulteriore salto di qualità di carattere culturale, impegnandosi a credere di più nell’innovazione. Il Prosecco, ha quindi osservato l’assessore, non può essere considerato come antagonista rispetto ai vini da vitigni autoctoni perché, invece, può trascinare il loro sviluppo e favorire la promozione dell’intero vigneto regionale. Shaurli ha concluso ponendo in evidenza il fatto che i risultati positivi della cantina cooperativa La Delizia sono stati raggiunti in netta controtendenza: l’incremento del fatturato, infatti, è stato ottenuto in un momento nel quale, in Italia, il consumo dei vini è sceso di 4 milioni di ettolitri e proprio mentre i mercati internazionali sono parimenti in crisi. Si tratta dunque, valutando queste situazioni, di traguardi ancor più significativi.
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