La sua biologia, la presenza nei territori e le strategie per migliorarne e razionalizzarne monitoraggio e controllo. Appuntamento l'8 febbraio a Fieragricola con il convegno organizzato in collaborazione con il Consorzio Valpolicella
Drosophila suzukii è un problema reale in vigneto? Certamente la vite non è l’ospite preferito dell’insetto che, infatti, finora non ha determinato danni economici rilevanti. Tuttavia la preoccupazione tra i viticoltori è elevata e il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella in seno a Fieragricola 2014 ha voluto organizzare un convegno per fare il punto della situazione.
«Il programma istituzionale del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella da tre anni a questa parte – sottolinea Olga Bussinello, che ne è la direttrice – mira a valorizzare il ruolo del vigneto e la sua cura nella filiera produttiva dei vini a denominazione Valpolicella. Il monitoraggio e la ricerca sulla Drosophila suzukii nel nostro areale si inquadrano in questa ottica a fronte di un potenziale pericolo per le produzioni».
Dopo i primi ritrovamenti ufficiali del 2009 in Trentino, Drosophila suzukii si è diffusa con estrema rapidità tanto sul territorio nazionale, arrivando a interessare a tutt’oggi ben 12 regioni, che in quello dell’Europa Centrale, dove è presente in 13 Paesi.
E’ estremamente polifaga: attacca i frutti prossimi alla maturazione di molte specie, quali piccoli frutti, ciliegio e altri fruttiferi, ma è stata segnalata anche su uva da vino in alcune realtà viticole italiane ed europee.
«Dalle prime esperienze – rassicura Luisa Mattedi della Fondazione E. Mach di San Michele all’Adige (Trento) – sembra comunque che l’uva non rappresenti il frutto preferito da questo moscerino e infatti non si assiste al disfacimento tipico dei frutti di altre colture anche se permane il rischio che i fori di ovodeposizione possano rappresentare delle vie indirette di penetrazione di marciumi, quali botrite e marciume acido».
Il ciclo di sviluppo molto breve e non strettamente condizionato dalla temperatura fa sì che le numerose generazioni (fino a 13 all’anno) di Drosophila suzukii si sovrappongano determinando una capacità di crescita esponenziale. Il momento dell’attacco prossimo alla raccolta, inoltre, rende difficile la difesa.
I qualificati relatori del convegno comporranno un quadro di insieme per capire quale è la reale pericolosità di Drosophila suzukii nei diversi ambienti in cui è stata monitorata. Partendo dalla sua biologia, verranno illustrate le conoscenze finora acquisite nelle esperienze condotte in Trentino, in Alto Adige, nel Veronese – e in particolare in Valpolicella –, in Svizzera e in Europa.
Numerose le domande a cui dare risposte.
Quali sono le trappole migliori per il monitoraggio? Su quali elementi si basa la suscettibilità varietale? Quale influenza sul comportamento dell’insetto hanno le condizioni ambientali e agronomiche? Esistono delle condizioni che inibiscono lo sviluppo delle uova dell’insetto nell’acino? E che ne impediscono il passaggio allo stadio di adulto? E nel caso particolare nella produzione di Amarone della Valpolicella in cui l’appassimento delle uve in fruttaio permette la chiusura del ciclo, da stadio preimmaginale ad adulto? Quali sono le possibili strategie di controllo?
Per informazioni: info@consorziovalpolicella.it
PROGRAMMA del Convegno
Saluti
Christian Marchesini, Presidente del Consorzio Vini Valpolicella
Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere
Cenni su riconoscimento, biologia ed ecologia
Alberto Grassi, Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige (Trento)
Pericolosità in vigneto: stato dell’arte
Luisa Mattedi, Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige (Trento)
Le esperienze in diversi territori
- Trentino, dalla segnalazione del 2009 ad oggi
Luisa Mattedi, Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige (Trento)
- Alto Adige, l’esperienza su Schiava, varietà sensibile
Florian Sinn, Beratungsring Südtirol
- Attività di monitoraggio in vigneto e in fruttaio in Valpolicella Classica e Valpantena
Renzo Caobelli, Consorzio Tutela Vini Valpolicella
- Indagini nei vigneti e nei fruttai del Veronese
Enrico Marchesini, Agrea – Centro Studi
- L’importanza della Drosophila suzukii per la produzione viticola svizzera ed europea
Mauro Jermini, Agroscope Changins-Wädenswil, ACW Centro di ricerca Cadenazzo (CH)
Discussione e conclusioni
Modera Clementina Palese, giornalista da L’Informatore Agrario
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