La fascia alta conta oggi per il 30% del fatturato totale e per il 12% di quello derivante dal mercato europeo. In cinque anni è stato investito oltre un miliardo di dollari in 8.500 ha di vigneto di qualità
La notizia del raggiunto accordo tra Constellation Brand ed E&J Gallo per la cessione a quest’ultimo di 30 marchi di vino low-end è stata forse la più importante notizia di Merger&Acquisition di quest’anno del settore vino statunitense (si veda qui).
Nel comunicato sull’intesa, il gruppo vinicolo californiano sottolineò che l’acquisizione di questi marchi di fascia bassa era finalizzata ad attirare nuovi consumatori verso il vino, ma che ciò non precludeva certo i continui investimenti nella fascia premium. Una strategia chiaramente confermata da quanto dichiarato nei giorni scorsi a The Drinks Business da Edouard Baijot, Regional Manager Fine Wine Western Region di Gallo.
Il Master of Wine francese ha rivelato apertamente quanto la fascia alta sia importante per il suo gruppo, che negli ultimi cinque anni ha investito oltre un miliardo di dollari per l’acquisto di circa 8.500 ha di vigneto per la produzione di vino di qualità. Oggi il vino di fascia premium è arrivato a contare per il 30% del giro d’affari complessivo di E&J Gallo, una quota importante che nel 1994 si fermava al solo 1%. In questa direzione anche la strategia per il mercato europeo. Nei programmi di Baijot vi è, infatti, quello di accrescere la presenza premium di Gallo anche nella vecchia Europa; qui la fascia alta e quella super premium contano per il 12% del fatturato del gruppo, ma l’obiettivo e di arrivare al 20% entro il 2020.
FEB
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