Andamento lento, almeno sul fronte volumi, dove calano drasticamente sfusi (meno richieste in Europa) e spumanti (vedi Russia). Meglio le cose per quanto riguarda i valori, saliti del 7% a 2,1 miliardi di euro
Incomincia a delinearsi quello che potrebbe essere lo scenario di chiusura d’anno sul fronte export per i nostri vini. Il calo delle spedizioni di sfuso, rispetto a un 2011 che aveva incamerato grosse richieste da mezza Europra, la frenata a volumi della spumantistica, affossata dalla Russia (vedi Asti, di cui abbiamo parlato qui), e infine le performance dignitose del segmento confezionato, che a fronte di un calo a volume di circa il 2, sfodera buoni aumenti di prezzo (+8% nel semestre, a 2,70 euro al litro).
Per quanto riguarda i mercati, confermiamo quanto analizzato nei giorni scorsi per singoli Paesi: andamento a doppia velocità sui tre principali mercati (Usa, UK, Germania), tutti con crescite sul fronte valori, ottime performance in Svizzera, Canada e Giappone. Frenate diffuse in Centro e Nord Europa (Austria, Paesi Bassi, Belgio), mentre in Scandinavia tengono bene Norvegia e Svezia, contro un deludente semestre della Danimarca. In ripresa la Cina, ma siamo ormai lontani dalle crescite a tre cifre: un fenomeno a cui bisognerà abituarsi.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat
Lasciamo i lettori con due notizie di servizio: a proposito di Cina, sul Corriere Vinicolo in uscita lunedì 17 settembre, ci sarà uno speciale dedicato al mercato, con l’andamento delle importazioni (Hong Kong compresa), le stime di crescita al 2015 desunte da un report Euromonitor, e un focus sulla prossima edizione del Vinitaly World Tour.
Per quanto riguarda l’export italiano, sul Corriere Vinicolo del 24 settembre pubblicheremo invece l’analisi completa di dettaglio del primo semestre, quindi spumanti, frizzanti, sfuso e confezionati ripartiti per categorie (Dop, Igp, varietali, comuni), e un focus speciale sulle principali destinazioni dei vini in bottiglia, sempre segmentati per categorie.
Lo storico delle esportazioni italiane, così come degli altri grandi Paesi importatori/esportatori, inoltre, è sempre disponibile nella sezione “statistiche” del portale.
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