Dalla federazione degli esportatori francesi di vino e spiriti preoccupazione per il calo dell’export del primo semestre, e si spera che la situazione non peggiori con la vendemmia 2013
I dati delle esortazioni di vino dalla Francia nei primi sei mesi di quest’anno riflettono gli effetti della scarsa vendemmia 2012. Tra gennaio e giugno spedite oltre confine 70,5 milioni di casse: si tratta del -1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In termini di valore vi è sostanziale stagnazione: un risicato +0.3%, per 3,5 miliardi di euro.
Luis Fabrice Latour, Presidente della Federation des Exportateurs de Vin et Spiritueux de France (FEVS), ha commentato questi dati affermando: “non possiamo vendere il vino che non abbiamo in cantina”; ha poi aggiunto la speranza che la scarsa vendemmia dell’anno passato, e le sue conseguenze, non danneggino l’immagine della Francia del vino agli occhi dei compratori internazionali; la vendemmia 2013, inoltre, se saranno confermate le previsioni vendemmiali (nel corso dell’estate sempre più al ribasso, ne abbiamo parlato qui), potrebbe peggiorare la situazione, creando nuovi problemi ai produttori.
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