Violente grandinate hanno colpito ripetutamente la Champagne: perse 8 milioni di bottiglie secondo il Comité. Gravissimi danni in seguito a due nubifragi susseguitisi tra Bourg e Blaye nella regione di Bordeaux
La Francia vinicola deve affrontare anche quest’anno il problema del maltempo primaverile.
Un primo violento nubifragio ha colpito lo scorso 12 maggio la zona più meridionale di produzione dello Champagne, la Côte des Bar. Si è trattato di un evento molto simile allo storico nubifragio del 1988. Colpiti da chicchi fino a 5 cm di diametro circa 500 ettari di vigneto, siti nel corridoio che va dal Riceys a Vitry-Le-Croisé passando per Neuville e Landreville. L’intensità dei danni è variabile e va dal 10% alla perdita totale di produzione.
Una nuova grandinata ha poi colpito di nuovo la regione della Champagne il 27 maggio, e in particolare le zone di Loches-sur-Ource, Essoyes e Chacenay.
Secondo quanto dichiarato a The Telegraph dal Comité Champagne, nel mese di maggio il maltempo avrebbe compromesso la produzione di Champagne per l’equivalente di 8 milioni di bottiglie e un valore di 125 milioni di sterline. Le grandinate avrebbero, infatti, inciso su di un totale di circa 1.800 ettari, e su 1.000 di questi le perdite sarebbero totali. La produzione potrebbe dunque essere nulla nel 3% dei vigneti della regione.
Due tempeste senza precedenti si sono invece riversate il 26 maggio sul 7.100 ettari della regione di Bordeaux, e su altri 10.000 ettari nella regione del Cognac.
Le zone più danneggiate sono state quella dei Bourg e Blaye: interessati nel complesso circa 5.500 ettari di vigneto, su 3.000 di questi i danni sono consistenti. Minore è invece stato l’impatto dei nubifragi nelle zone di Médoc (interessati 1.200 ha), Entre-deux-Mers (interessati 400 ha) e Pessac-Léognan.
FEB
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