Sei aziende della filiera tecnologica del settore vitivinicolo entrano in rete con l'obiettivo rafforzare la collaborazione nel campo dell’innovazione tecnologica e aumentare l’efficacia e il numero delle azioni di promozione sui mercati, attraverso l’offerta integrata dei prodotti, la condivisione di canali di commercializzazione e di marketing anche tramite l’adozione di un marchio comune
Di Adriano Del Fabro
Entrano in rete anche le aziende della filiera tecnologica del settore vitivinicolo del Friuli Vg sotto il brand “Be.Vi.Me. – The Italian Beverage Supply Chain”, contratto sottoscritto da sei imprese regionali: Gruppo Bisaro – Si.Fa Srl, di San Giorgio della Richinvelda (Pordenone); Bortolin Kemo Spa e Tuper Srl, entrambe di Porcia (Pordenone); Ausonia Nanutti Beltrame Spa, di Maniago (Pordenone); Inox Friuli Srl, di Faedis (Udine) e Sangoi Spa, di Tarcento (Udine), tutte attive nella produzione di attrezzature, macchine e impianti per il settore viticolo, enologico, birraio e delle bevande in genere. Obiettivo: rafforzare la collaborazione nel campo dell’innovazione tecnologica e aumentare l’efficacia e il numero delle azioni di promozione sui mercati (con prevalenza per quelli esteri), attraverso l’offerta integrata dei prodotti, la condivisione di canali di commercializzazione e di marketing anche tramite l’adozione di un marchio comune.
Il promotore della rete, Gianfranco Bisaro, presidente dell’omonimo Gruppo, spiega che l’obiettivo è quello di far emergere l’importante realtà regionale della filiera vitivinicola ed enologica costituita anche dall’industria, dall’artigianato e dal commercio che, assieme, trasmettono e fanno conoscere il sapere e il saper fare di imprenditori e maestranze. Il Friuli Vg, infatti, è una delle poche aree al mondo che annovera imprese leader mondiali in tutti i segmenti della filiera: barbatelle, elementi per l’impianto di vigneti, sistemi di filtrazione e microfiltrazione, linee di imbottigliamento, packaging, robotica, forbici da potatura e cavatappi. Tutto questo nella regione che esprime vini bianchi tra i più rinomati del mondo. Bisaro ha aggiunto che è già evidente alle imprese della rete non solo il vantaggio ottenuto con una maggiore efficacia nel contatto con i potenziali clienti, «ma anche il beneficio economico che, grazie alle economie di scala e al servizio di supporto del sistema camerale, consente di triplicare la partecipazione alle manifestazioni fieristiche all’estero con un aumento notevole delle possibilità di aumentare la propria quota di export».
La rete, ultima nata nell’ambito dell’attività di assistenza di ConCentro, azienda speciale della Cciaa di Pordenone, è il conseguimento di un lavoro preparatorio che ha presentato compattamente il gruppo di imprese alle fiere Vinotec – Vinorus di Krasnodar, in Russia, e Indagra di Bucarest, in Romania, e a una missione economica in Repubblica Ceca sostenuta pure dalla Regione nell’ambito del progetto “Fvg.C”. Fitto il calendario 2015 delle attività di “Be.Vi.Me.”, incluso nei programmi di ConCentro e delle altre consorelle delle tre Cciaa regionali. Partenza a marzo con le fiere Foteg di Istanbul e Vinaria di Plovdiv (Bulgaria); in autunno l’Indagra di Bucarest, Brau Beviale di Norimberga (Germania) e Sitevinitech di Montpellier (Francia), passando per una attività di b2b alla Fiera Anuga di Norimberga.
Se da parte delle aziende vitivinicole del friuli venezia giulia non c’e mai stata la capacità e la volontà nel fare siatema, almeno nel settore degli impianti enologici c’e un grande esempio intrapreso dalle sei aziende.
I miei complimenti all’amico e collega Bisaro e a tutto il suo nuovo gruppo.
con stima ………..paolo valdesolo