Per un valore di 130.000 euro. I ladri sapevano esattamente cosa cercare, avendo portato via solo Trebbiano e Sangiovese
Venerdì scorso sono state rubate 100.000 barbatelle in un vivaio toscano, la Coop. Vivai Riuniti di Cenaia. Il furto, il cui valore è valutato circa 130.000 euro, è stato mirato, come fa notare Roberto Simonelli, uno dei soci della cooperativa toscana, essendo state scelte con estrema precisione solo alcune tipologie fra le tante, ovvero Trebbiano Toscano e Sangiovese. “È proprio per questo fatto, cioè per la selezione delle barbatelle, che pensionato a un furto su commissione – dice Simonelli al Tirreno -. Chi ha saccheggiato il nostro capannone sapeva come fare e dove consegnare tutto questo materiale. Siamo rimasti senza parole. Non siamo assicurati e in tanti anni non abbiamo mai subito un furto del genere. Francamente ci è sembrato tutto così incredibile”.
Per le combinazioni d’innesto interessate, ipotizza Simonelli, la destinazione del materiale fa pensare all’alta Puglia.
La Vivai Riuniti di Cenaia, con vigneti propri di piante madri marze e campi di piante madri portinnesto costituiti con materiale proveniente da centri di premoltiplicazione di base, produce oltre 2.500.000 barbatelle all’anno con una rete distributiva che copre tutto il territorio nazionale. Vivai Riuniti fa parte del Consorzio Vivaisti Toscani ed è associata alla M.I.V.A. (Moltiplicatori Italiani Vivai Associati).
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