Per tutto quello che è capitato a questo Paese ci si sarebbe potuti attendere più di un crollo sul lato domanda. E invece il Sol Levante stupisce tutti, invertendo addirittura una spirale negativa sul fronte valori che era iniziata nel lontano 2007. Ultimi dodici mesi archiviati con il segno più anche per l’italia, che sul segmento bottiglia mette a segno un +13% a volumi per un giro d’affari che raggiunge quota 11,2 miliardi di yen (+10%)
A dispetto della crisi economica globale e nonostante il Paese sia stato funestato da una catastrofe ambientale di proporzioni bibliche, il Giappone non perde smalto sul lato della richiesta di vino e archivia il 2011 con numeri altamente positivi. Anzi, straordinariamente positivi: i volumi totali sono balzati del 7,5%, a quota 208,3 milioni di litri, per una spesa di 104 miliardi di yen (+3,3% rispetto al 2010). Una piccola flessione si registra sul lato prezzo (500 yen/litro, -4%), determinata da spumanti (-2%) e imbottigliati (-4%), mentre regge il valore degli sfusi (+0,3% a 114 yen/litro).
Se si guarda all’andamento del mercato nel lungo periodo, c’è da registrare un lento e progressivo miglioramento rispetto al biennio 2008/09, quando la crisi internazionale aveva colpito duramente, determinando un calo pronunciato dei prezzi medi, scesi dagli 872 yen per litro del 2007 ai 520 del 2010. Il riverbero fu immediato non tanto sui quantitativi importati, rimasti sempre alti, quanto sui valori, precipitati nello stesso periodo da 145 a 100 miliardi di yen, con il picco al ribasso del 2009 a 99 miliardi. La crescita a valori registrata nel 2011 è quindi non solo la prima dopo anni di magra, ma vale tanto di più quando la si raffronti al periodo in cui è stata registrata, un 2011 horribilis sotto tutti i punti di vista.
Alla luce di questi dati, il mercato resta straordinariamente interessante per i produttori di tutto il mondo, che non a caso vi si affollano con strategie molto diversificate. A livello di tipologie, resta netta la predominanza dell’imbottigliato sia in termini di volume (67%), sia in termini di valore (66%), che ha visto crescere sia le importazioni a volume (+8% a 145 milioni di litri), sia a valore (+3% a 70 miliardi di yen). Segue lo sfuso (18% di quota volume), in crescita del 7% nel 2011 sia a volumi che a valori, mentre gli spumanti (12% di quota volumi e 28% a valore) chiudono l’anno con crescite del 2,5% e del 4% in valore e volume.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Dogane giapponesi
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