Valgono solo 8% del valore delle spedizioni ma nel 2017 hanno fatto registrare una crescita del fatturato in uscita del 65%. Bene anche i fermi, 7,5 milioni di dollari e +45%. Cedono i mosti (-8%). Bilancio generale +17%
Le esportazioni brasiliane di vino e mosto hanno totalizzato nel 2017 il volume di 56.000 ettolitri e il valore di $ 15.086.140, corrispondenti a una crescita sul periodo precedente del 17,3% (dati Wines of Brasil). Il 60% di questo mercato è costituito da vino (fermo e spumanti) per un valore complessivo di 8,77 milioni di dollari (+47,5%). Scorporando i risultati tra vini fermi (50,2% dell’export in valore e 54,8% di quello in volume) e spumanti (7,8% dell’export in valore e 4,6% di quello in volume) scopriamo che questi ultimi hanno fatto registrare un’eccezionale crescita delle esportazioni sul periodo precedente: +65,7% e 1,179 milioni di dollari (prezzo medio 4,59$/l). Ottimi, comunque, i risultati del vino fermo: +45% fino a circa 7,578 milioni di dollari (sono 30.000 ettolitri, prezzo medio di esportazione 2,47$/l). A frenare la corsa delle esportazioni sono stati i mosti, il cui mercato si è contratto dell’8,6% vs 2016, fino a accumulare un volume di 22.730 ettolitri e un fatturato di 6,3 milioni di dollari (prezzo medio di vendita 2,78$/litro; i mosti valgono il 42% dell’export vinicolo brasiliano in valore e il 40,6% di quello in volume).
Le prime dieci destinazioni di vino e mosto brasiliani sono oggi Giappone, Paraguay, Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Messico, Cile, Colombia, Ecuador, Repubblica Domenicana.
FEB
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