Il presidente del Consorzio di tutela Marchesini rassicura: “La zona colpita è solo il 4 % della superficie vitata"
A poche settimane dall’inizio della vendemmia la grandine ha colpito ieri sera, 25 agosto, la Valpolicella. I chicchi di ghiaccio, delle dimensioni inferiori ad un acino, si sono abbattuti sulle zone di San Floriano, Pedemonte, sulla parte bassa di Negrar e a Montecchio. Qui i danni sono stati significativi, non tanto dal punto di vista quantitativo ma soprattutto qualitativo e rischiano effettivamente di ridurre la possibilità di cernita delle uve da destinare all’appassimento, quindi alla produzione di Amarone e Recioto della Valpolicella. Tuttavia è lo stesso presidente del Consorzio di Tutela Vini Valpolicella Christian Marchesini a stemperare l’apprensione. “La zona colpita rappresenta circa il 4 % della superficie vitata della Valpolicella – afferma – e di conseguenza possiamo affermare tranquillamente che la vendemmia non rischia di essere compromessa da questo evento atmosferico. Ora attendiamo che le prime valutazioni trovino il conforto dei rilievi tecnici effettuati in queste ore dalle autorità preposte e che proseguiranno nei prossimi giorni. Determinante – conclude- sarà anche l’andamento meteorologico dei prossimi giorni, quelli che ci separano dalla raccolta.“
Il temporale abbattutosi sulla zona classica della Valpolicella ha guastato quelle che erano delle ottime premesse. Fino a ieri infatti l’andamento climatico aveva favorito la maturazione di grappoli sani, ideali per l’appassimento, che facevano presagire la possibilità un leggero incremento della produzione di uva destinata a produrre Amarone o Recioto della Valpolicella, che nel 2012 aveva registrato un + 2,3%.
Nel 2012, per quanto riguarda il vino imbottigliato, il Valpolicella Doc ha avuto una diminuzione del 8,9 % , tendenza che sembra confermata anche per il 2013, compensata da una crescita importante del Valpolicella Ripasso DOC (+ 15 % nel 2012) che probabilmente quest’anno sarà più contenuta.
Per quanto riguarda Amarone e Recioto della Valpolicella, nel 2012 il numero di bottiglie prodotte è rimasto praticamente invariato, attestandosi attorno alle 13,5 milioni di bottiglie calcolate in 0,750 l equivalenti e il 2013 sembra confermare questa situazione di stazionarietà per le due tipologie.
Ad oggi la denominazione Valpolicella comprende 7.285 ha, in aumento rispetto al 2012 del 3,9%. Tra il 2013 e il 2014 si aggiungeranno solo 60 ettari (+0,9%), in virtù del blocco degli impianti in atto dal 2010, che comincia ora a dare effetti visibili.
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