Ovvero 1,4 milioni di individui, su un totale di 27 milioni di consumatori. Di questi, circa 381.000 sono quotidiani. Il grosso viene dall'Est europeo, un terzo circa dalla Romania. Il 53% sono di sesso maschile
Sono circa 1,4 milioni gli stranieri residenti in Italia che consumano vino, di cui 381.000 circa lo fanno quotidianamente. Il maggior “serbatoio” di consumatori è quello rumeno, con circa 400.000 individui (28%), di cui 112.000 circa fanno uso quotidiano. Seguono gli albanesi (180.000 persone) e gli ucraini, con 95.000 individui, di cui 19.000 consumatori quotidiani. Sorprende e non poco trovare i cinesi, che con 40.000 individui sono sesti dietro moldavi e polacchi.
Sono queste le principali risultanze dello studio sull’uso e abuso di alcol in Italia pubblicato annualmente dall’Istat, che per la prima volta focalizza i consumi degli stranieri residenti nel nostro Paese, che costituiscono circa il 5% del totale della popolazione che beve vino nel nostro Paese, pari a 28 milioni di individui circa.
A livello di genere, i maschi costituiscono, anche se di poco, la maggior parte dei consumatori, con il 53% sul totale. Mentre per quanto riguarda i consumatori regolari, sono ancora i maschi a prevalere, non solo in termini assoluti, ma anche come incidenza all’interno dello stesso genere: il 33% dei consumatori di sesso maschile consuma infatti quotidianamente, contro il 20% delle donne.
Per quanto riguarda infine il confronto tra vino e altre categorie di alcolici, la bevanda più consumata risulta la birra (1,4 milioni di persone), mentre gli altri alcolici raccolgono consenso tra poco più di 1 milione di individui. I consumatori regolari di birra invece sono di poco inferiori in termini assoluti a quelli del vino (344.000 contro 381.000).
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