Secondo i dati del Wine Institute of California al primo posto per il consumo procapite di vino ci sono i sudditi vaticani, seguono sul podio gli abitanti di Andorra e quelli del Lussemburgo. L’Italia a 37,53 litri è solo al nono posto
Il procapite italiano 2013 è probabilmente il più basso di sempre; secondo The Drink Business, che nei giorni scorsi ha diffuso i dati per il 2011 del Wine Institute of California, nel Bel Paese non si è mai bevuto così poco vino per abitante dal 1861. Questa la più inaspettata sorpresa che emerge dalla classifica dei dieci Paesi del mondo con il maggior consumo di vino pro capite.
Al primo posto c’è la Città del Vaticano; nel regno di Papa Francesco è stato registrato un consumo di ben 62,2 litri pro capite annui. Un altro piccolissimo stato, il Principato di Andorra, popolazione 85.082 abitanti, si classifica al secondo posto con un pro capite di 50,69 litri. Segue la sete, si fa per dire, dei sudditi di Enrico di Lussemburgo; nel Granducato il Wine Institute of California ha registrato un consumo per abitante di 49,11 litri ogni anno (popolazione 509.074 persone). L’isola di Norkvolk, situata a est dell’Austalia nel mezzo dell’Oceano Pacifico, con i suoi 2182 abitanti è al quarto posto: pro capite di 46,29 litri/anno. Al quinto posto uno dei maggiori produttori di vino del mondo, la Francia 45,61 litri procapite e 65.630.692 abitanti. Seguono la Slovenia, 1.996.617 abitanti e procapite annuo di 44,98 litri, e il Portogallo, 42,2 litri procapite annui e 10.781.459 abitanti. Nella Confederazione Elvetica, al terzo posto, il consumo procapite registrato è di 37,88 litri ogni anno (7.655.628 abitanti). Veniamo poi noi italiani con 37,63 litri. Chiude la top ten un altro piccolissimo Peese, l’arcipelago di Saint Pierre and Miquelon: i 5831 abitanti della Collettività d’oltremare francese bevono ognuno ogni anno 35,67 litri di vino.
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