L’enorme popolarità del Prosecco e degli altri sparkling wine sui mercati internazionali mette a repentaglio le vendite del nobile francese. Si deve allora puntare sui giovani con la comunicazione e non trascurare i consumatori storici
Se è vero, come molti sostengono, che Champagne e Prosecco siano due prodotti diversi, è pur vero che la crescente popolarità in molti mercati degli sparkiling wine (si vedaqui ad esempio cosa abbiamo detto recentemente per l’UK) mette a repentaglio non certo la reputazione ma sicuramente le vendite del nobile francese.
Secondo Nicolas Feuillatte Julie Campos, direttrice delle vendite del marchio Nicolas Feuillatte, vi è oggi il rischio di non prendere sul serio questa minaccia: lo Champagne in sostanza dovrebbe fare di più per “difendersi”. E’ opportuno ad esempio puntare sui giovani, comunicando loro cosa sia lo Champagne e da dove viene (aggiungiamo noi, a questo proposito, che in USA proprio i giovani sono protagonisti della crescita degli sparkling, ne abbiamo parlato qui,).
Mentre sono alla ricerca di nuovi mercati, i produttori devono inoltre non trascurare il nucleo principale e storico dei loro clienti: in Europa Occidentale la lotta sulle promozioni e sui prezzi è una sfida costante, ora tra l’altro si avvicina anche il Natale…e sebbene gli Champagne non devono essere svenduti, le promozioni sul prezzo sono “parte del gioco.
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