Alla China Food and Drinks Fair un dirigente della Cofco parla con grande pessimismo. Ora si può solo migliorare, anche se la ripresa non sarà cosa facile
Gli scorsi 26, 27 e 28 marzo si è tenuta in Cina, nella città di Chengdu capitale della Provincia di Sichuan, China (Chengdu) Food and Drinks Fair. L’esposizione alla sua novantaduesima edizione è stata organizzata dal China National Sugar and Alcohol Group Corp ed è da molti considerata la più importante fiera cinese del settore. Vi hanno partecipato produttori, distributori e buyer di prodotti alimentari e bevande, alcoliche e non. I più di tremila espositori provenivano, oltre che dal paese ospitante, da tutto il mondo, con partecipazioni anche da Francia, Spagna, Nuova Zelanda, Cile, Australia, Hong Kong e Taiwan.
Vista l’importanza della manifestazione è significativo quanto in questo contesto è stato affermato da LI Shiyi, uno dei più importanti protagonisti del commercio di alcolici del Paese della Grande Muraglia, e General Manager dell’Import Wine Business Department della China National Cereals, Oils and Foodstuffs Corporation (COFCO), il gigante governativo cinese di trasformazione e commercio di prodotti alimentari. “Il mercato cinese del vino ha toccato il fondo”. Parole di grande pessimismo quelle raccolte da Decanter China. Dopo due anni di recessione dunque, in particolare per quanto riguarda i vini di fascia alta, il 2015 sarà ancora un anno difficile: non potrà essere peggio di ora ma la ripresa non sarà ancora significativa.
FEB
Devi essere connesso per inviare un commento.