Secondo fonti governative cinesi, più della metà delle bottiglie di Chateau Lafite vendute in Cina sarebbe contraffatta e confezionata su navi ormeggiate in acque internazionali
Quello del vino falso in Cina è un problema che sta prendendo dimensioni importanti. Nei giorni scorsi durante una conferenza relativa alle politiche cinesi antifrode tenutasi a Bordeaux, un funzionario governativo cinese ha dichiarato che probabilmente più della metà delle bottiglie di Chateau Lafite vendute in Cina sarebbero false e imbottigliate su navi ormeggiate in acque internazionali. La notizia è stata diffusa prima dal portale francese di notizie vitivinicole vitisphere.com e successivamente rilanciata da The Drink Business.
Secondo Xinshi Li, il funzionario sopra citato, Presidente della Chinese Academy of Inspection and Quarantine (CAIQ), in mezzo al mare non s’imbottiglierebbero solamente fake di Chateau Lafite ma anche di altri vini di alta gamma utilizzando etichette contraffatte su bottiglie contenenti vini di scarsa qualità.
Il governo cinese ha recentemente lanciato il progetto PEOP (Protected Eco–origin Product) volto a creare un sistema di etichettatura dei prodotti con etichette riportanti codici visibili e invisibili, come anche il Quick Response Code attraverso il quale sia funzionari doganali che consumatori finali potranno verificare la provenienza delle bottiglie.
FEB
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