Sul piatto oltre un miliardo di euro per ristrutturazioni, conversioni, investimenti e promozione all’estero, ma la copertura UE al Programma di appoggio al settore vitivinicolo è sicura solo fino al 2020
Il Consiglio dei Ministri spagnolo – su proposta del Ministero dell’Agricoltura (Mapama) – ha approvato nella seconda settimana di gennaio il decreto di attuazione del Programma di sostengo al settore vitivinicolo 2019-2023 (Programa de Apoyo al Sector Vitivinícola – PASVE). Il programma di sostegno oggi in essere (Pasve 2014-2018) scadrà in fatti il prossimo 15 di ottobre, dunque nel luglio scorso il Mapama aveva presentato alla Commissione Europea il nuovo piano quinquennale, successivamente approvato.
Il Programa de Apoyo al Sector Vitivinícola 2019-2023 prevede un finanziamento complessivo di superiore al miliardo di euro, quindi circa 210 milioni ogni anno, che saranno così distribuiti: 72,5 milioni per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti; 56 milioni per gli investimenti, 50 milioni per la promozione nei paesi terzi, e 32,8 milioni per la distillazione dei sottoprodotti vinicoli. Non sono per ora invece inclusi finanziamenti all’innovazione del settore dopo le scarse richieste di contributo recentemente pervenute a questo scopo; il Mapama si è tuttavia reso disponibile ad eventuali misure straordinarie in questo senso. Tra le misure con possibilità di finanziamento, anche se al momento non vi è stato attribuito un budget specifico, vi è quella della vendemmia verde, da attuarsi in accordo con il settore in caso di eccedenze.
Così concepito il piano porterà grande beneficio al settore vino spagnolo, ma, come sottolinea Alfredo López dalle pagine de la La Semana Vitivinícola, ad oggi la copertura finanziari dell’Unione Europea al Pasve è certa solo per i primi due anni (2019-2020). Il finanziamento comunitario per i restati tre anni sarà infatti disponibile solo in funzione del nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027.
FEB
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