Trovata l'intesa con VeronaFiere dopo un incontro con i vertici regionali. Con il budget a disposizione, verranno garantiti solo i servizi essenziali, niente eventi, convegni, piano bar e personaggi di grido. E furono tutti più contenti
Si è sbloccata la situazione di stallo in Regione per quanto riguarda la partecipazione collettiva al prossimo Vinitay. Dopo che il 15 gennaio la Direzione agricoltura aveva convocato i produttori e i loro rappresentanti annunciando che l’investimento regionale sarebbe stato di soli 700.000 euro anziché 1.900.000 dell’anno passato, con i costi per i produttori per gli stand praticamente raddoppiati (di qui i reclami e le denunce, raccontate ), ieri si è svolto un incontro risolutore presso la regione tra la Direzione agricoltura (tra gli altri, il direttore Roberto Ottaviani, la dirigente Nadia Biondini), VeronaFiere (presenti il brand manager Gianni Bruno e il manager servizi Stefano Checchini) e alcuni rappresentanti di produttori (Giuseppe Mottura dell’azienda Sergio Mottura, Aldo Lombardi di Terre dei Rutuli).
Da quel che si è appreso, l’incontro è servito a mettere sul piatto alcune esigenze comuni: da una parte quelle di VeronaFiere, per la quale la perdita dell Regione Lazio sarebbe stata non di poco conto, anche dal punto di vista dell’immagine complessiva del panorama vinicolo nazionale, e dall’altra quella della Regione, tra l’altro in febbrile campagna elettorale e con i produttori inferociti. L’accordo raggiunto mette sul piatto i soldi già messi a disposizione, ma questo evidentemente comporterà tutta una serie di “tagli” sui servizi offerti da Vinitaly: ovvero, si avrà diritto (con prezzi leggermente più alti rispetto all’anno scorso) a una sorta di pacchetto minimo comprensivo di affitto spazio, allestimento, servizio bicchieri, pubblicità interna al padiglione. Saranno esclusi convegni con personaggi famosi, personaggi televisivi, dello sport ecc., niente banco bar/degustazione (quello all’ingresso del padiglione), manifestazioni accessorie ridotte al minimo. Il volume della tensostruttura (sarà sempre quella di fronte all’ingresso principale) potrebbe variare in funzione del numero di aziende partecipanti, ma si presume che sia più o meno lo stesso degli anni scorsi. Insomma, se Vinitaly dev’essere, sarà sobrio e minimal.
Il bando di partecipazione è online sul sito della regione (qui i dettagli)
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