Succede a Marilisa Allegrini. Vicepresidenti: Pierangelo Tommasi (Tommasi Viticoltori) e Alberto Zenato (Azienda Vitivinicola Zenato)
Dopo tre anni di autorevole lavoro, condotto con entusiasmo e grande professionalità, Marilisa Allegrini lascia l’incarico di Presidente de Le Famiglie dell’Amarone d’Arte a Sabrina Tedeschi (Agricola Flli Tedeschi) L’associazione, nata nel 2009 per difendere e sostenere con azione sinergica dei propri associati l’identità dell’Amarone quale simbolo del territorio, vedrà in qualità di Vicepresidenti: Pierangelo Tommasi (Tommasi Viticoltori) e Alberto Zenato (Azienda Vitivinicola Zenato).
Per il presidente uscente, Marilisa Allegrini (Azienda Allegrini): “Sono stati anni difficili, in cui le quantità di Amarone a prezzi bassi sul mercato sono ulteriormente aumentate. Ci siamo dovuti difendere da una causa, ancora in corso, intentataci dal Consorzio e da altri colleghi produttori sull’utilizzo del nome Famiglie dell’amarone d’Arte sulle nostre bottiglie di Amarone. Ma l’Associazione ha continuato con impegno e determinazione a creare nel suo interno una pluralità critica ed anche un insostituibile punto di osservazione e di ispirazione. Dobbiamo continuare ad essere gli alfieri di questa mentalità, di essere protagonisti di una lenta ma inarrestabile rivoluzione all’interno della nostra denominazione. Mi preme far presente che durante il mio mandato si sono associate a noi due Aziende prestigiose: Guerrieri Rizzardi e Torre d’Orti della Famiglia Piona dimostrando, con la loro adesione, che le Famiglie dell’Amarone d’Arte possono davvero diventare il motore del cambiamento, di cui anche loro vogliono essere protagoniste. Stimiamo il faticoso lavoro di tutti i produttori che mantengono alto il nome dell’Amarone, ben consapevoli che non siamo gli unici a fare qualità. Proprio per questo, invitiamo anche altri produttori che condividono i nostri obiettivi e le nostre preoccupazioni ad aprire un tavolo di dialogo e di confronto”.
Un passaggio di testimone che significa continuità nell’operato dell’Associazione e che riconferma i valori e gli obiettivi comuni e condivisi dalle 13 storiche Famiglie: preservare e far rispettare l’Amarone quale icona di un territorio e delle sue tradizioni secolari, oltre a promuoverlo in Italia e nel mondo, come da sempre fanno sanno fare con rigore e professionalità.
“Sono onorata di questa nomina e ringrazio tutti i Colleghi per avermi affidato questo importante incarico. In particolare ringrazio Marilisa per avermi attivamente coinvolta nell’Associazione in questi tre anni e per avermi trasmesso il suo entusiasmo nella difesa della nostra storia e nella promozione dei nostri marchi in Italia e nel mondo – commenta Sabrina Tedeschi, fresca di nomina – . Il lavoro svolto finora è stato molto importante ed incisivo e siamo sulla buona strada. Sarà mia premura continuare a dare impulso al territorio e portare alta la nostra storia nel mondo. Sono entusiasta di notare un crescente interesse per la nostra Associazione e per la nostra attività. Ringrazio Marilisa perché è stata capace di avvicinare due nuovi soci in un momento delicato per il gruppo. È bello lo spirito di amicizia e di collaborazione tra tutti noi soci e credo sia auspicabile il dialogo anche con altri colleghi, che, pur non facendo parte dell’Associazione, credono fermamente nel Territorio e lavorano quotidianamente per il bene e per il prospero futuro della Valpolicella. Mi auguro di poter continuare e sviluppare l’ottimo lavoro svolto dai miei predecessori, Marilisa Allegrini e Sandro Boscaini e sono certa che anche i nuovi Vicepresidenti e colleghi, Pierangelo Tommasi e Alberto Zenato, saranno prodighi di utili consigli per il successo della nostra Associazione. L’Amarone rappresenta un bene di Famiglia ed è importante contenere i fattori di rischio di una dannosa massificazione che potrebbe compromettere i livelli qualitativi, puntando proprio sul prezioso contributo di ciascun membro. Ecco perché continueremo ad essere vigili e attenti a tutte le modifiche in atto del disciplinare di produzione, affinché siano sempre e solo indirizzate a migliorarne la qualità produttiva nei vigneti e in tutte le fasi della produzione.”
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