Rese a 95 q/ha e possibilità di blocage-deblocage per altri 5. Prezzo netto delle uve fissato a 104,50 euro al quintale
Si è discusso fino alla notte tra il 4 e il 5 settembre per trovare un punto di incontro tra agricoltori e case spumantiere e dare un senso compiuto anche dal punto di vista economico al settore del Moscato d’Asti e dell’Asti in vista della vendemmia. La Commissione Paritetica, infatti, ha trovato al suo interno l’accordo per la vendemmia 2013 su quantità, prezzi e ritenute, dopo che le numerose riunioni precedenti erano terminate con il “nulla di fatto”. Quelli che seguono sono i punti salienti dell’Accordo 2013.
La resa in uva ad ettaro: l’Accordo è stato raggiunto su 95 quintali per ettaro (nel 2011 era stata di 108 e nel 2012 di 105).
L’Accordo prevede, inoltre, che si possa applicare il meccanismo del blocage-deblocage per altri 5 quintali. Una opportunità questa che verrà gestita dal Consorzio dell’Asti e quindi non sarà di pertinenza esclusiva della parte industriale. Sarà il positivo sviluppo dei mercati a far scattare lo sbloccaggio di questi 5 quintali o parte di essi. La richiesta di “deblocage” sarà presentata dal Consorzio in relazione agli oggettivi andamenti degli imbottigliamenti e delle vendite, ma sarà vincolante il parere della parte agricola.
Il prezzo: le uve saranno pagate 106,50 euro a quintale, ma su questa cifra verranno fatte ritenute per 2 euro a quintale destinandole a fondi speciali per la gestione dell’Accordo e per attività di promozione. In concreto, l’importo netto per i viticoltori sarà di 104,50 euro a quintale di uva.
Le trattenute: i 2 euro a quintale di uva che saranno trattenuti saranno destinati come segue:
• 1,00 euro a quintale comporrà il fondo di parte agricola (quello istituito dall’Accordo del 2010). Di questa cifra, l’importo di 0,70 euro sosterrà gli organismi che rappresentano i produttori di uva nella Commissione Paritetica. I restanti 30 centesimi a quintale andranno a finanziare il fondo per i vigneti con particolari difficoltà di coltivazione, i cosiddetti Sorì.
• In via eccezionale per la vendemmia 2013, è stato creato un fondo di 1 euro al quintale che il Consorzio di Tutela dell’Asti potrà utilizzare per le attività promozionali e di tutela.
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