Fondata da SIMEST, società che opera a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, e il Gruppo La-Vis, grande cooperativa trentina con 1.150 soci
I giardini dell’Hotel Aldrovandi e lo chef Oliver Glowig hanno fatto da testimoni al battesimo della Canaletto, la prima trading globale per il vino italiano fondata da SIMEST, società che opera a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, e il Gruppo La-Vis, grande cooperativa trentina con 1.150 soci.
SIMEST e Casa Girelli (controllata della La-Vis) hanno costituito Canaletto, con sede a New York, a cui è stato affidato il compito di promuovere i marchi Fine Wines del gruppo La-Vis nei mercati Nord America, Far East e Russia. Come primo atto Canaletto ha rilevato Ethica Wines Inc, la società che opera da 2 anni nel mercato nordamericano e che ha raggiunto un fatturato di 3,5 mln di dollari. Entro il 2014 nasceranno una Ethica Wines in Estremo Oriente e in Russia.
Obiettivo della Canaletto è di raggiungere un fatturato complessivo di 21Ml di Euro (+85%) entro i prossimi 5 anni.
Il nuovo logo e la comunicazione sono stati curati dallo studio Achilli Ghizzardi Associati di Milano, mentre l’ufficio stampa, le media relations e la social media strategy è a cura di Food Confidential di Nerina Di Nunzio.
“Canaletto diventerà presto una bella realtà protagonista dello sviluppo dell’Export italiano nel mondo. Che il progetto sia nato in Trentino è per noi motivo di particolare orgoglio – commenta l’Ing. Marco Zanoni Ad di La-Vis – e contribuirà significativamente alla valorizzazione sui mercati mondiali dei vini trentini, oggi ancora sottostimati. Che il progetto di puntare su marchi di qualità come quello di Canaletto, presente sui mercati esteri da oltre 40 anni, sia supportato da un partner d’eccellenza come SIMEST ci rende ancora più forti e determinati a proseguire su questa strada. Ci auguriamo di trovare tanti nuovi partner, così come è auspicato dall’approccio aperto e di sistema del progetto. Penso che il vino italiano stava cercando da anni una soluzione come questa”.
“La La-Vis ci ha proposto un innovativo e originale modello di sviluppo commerciale del prodotto Made in Italy – ha dichiarato l’Ing. Massimo D’Aiuto, Ad di SIMEST, concludendo la conferenza stampa – che ha attirato subito la nostra attenzione. In particolare, abbiamo apprezzato la scelta di concentrarsi sui prodotti con marchio italiano di qualità e la volontà espressa dalla La-Vis di aprire la piattaforma ad altre aziende piccole e medie del settore, che spesso non hanno la capacità di costruire da sole una rete commerciale in giro per il mondo. SIMEST interviene così, nel settore del vino, con un approccio orientato, per la prima volta, al trading e per realizzare un modello aperto ad altre aziende. L’iniziativa rientra nel più ampio obiettivo strategico di SIMEST che intende favorire altri progetti di sviluppo qualificati del trading nell’intero comparto dell’agroalimentare, dove le nostre eccellenze necessitano di un sostegno più efficace e capillare sui mercati esteri”.
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