Nel 2012 spedizioni portoghesi all’estero per oltre 704 milioni di euro e più di 3 milioni di ettolitri; tra i primi dieci mercati di destinazione c’è anche l’Angola. La crescita del prezzo medio verso l'UK supera il 7%
La bilancia commerciale portoghese del vino ha chiuso il 2012 in positivo con un saldo di 620,17 milioni di euro. L’incremento sul 2011 e dell’8%.
Questo e i seguenti dati sono stati comunicati a marzo dal Instituto da Vinha e do Vinho (INV).
Le esportazioni hanno accumulato un fatturato di 704,8 milioni di euro (+7,1%) per un volume complessivo (vini fortificati compresi) di 3,35 milioni di ettolitri (+8,8%) venduti oltreconfine a un prezzo medio di 2,11 euro per litro. Contrariamente a volume e valore il prezzo medio è in calo del 1,5% a causa delle minori spedizioni verso il mercato UE. L’Unione Europea rimane comunque il primo mercato per importanza dei vini portoghesi assorbendo il 55% del volume; qui lo sfuso ha un peso rilevante.
La Germania è il mercato maggiormente cresciuto in volume (+10,3%)
e il secondo per crescita in valore (+11,9%), in UK invece in cui la crescita in valore è stata spinta dal forte aumento del prezzo medio in up del 7,4%.
Tra i primi dieci mercati vi sono però ben 5 paesi extra Europa: Angola, Svizzera, Usa, Canada e Brasile. Tutti questi cinque, tranne il Brasile, hanno chiuso l’anno in positivo per volume delle importazioni da Porto.
In valore i paesi terzi valgono il 42% delle spedizioni (in crescita rispetto agli anni passati; nel 2010 contavano per il 37%) per un totale di 297,7 milioni di euro di cui 215 milioni sono inerenti a vini DOP, IGP, Porto e Madeira.
FEB
Devi essere connesso per inviare un commento.