Secondo dell’Instituto da Vinha e do Vinho nel 2013 il fatturato verso l’estero potrebbe sfondare i 720 milioni di euro
Prosegue il trend positivo delle esportazioni di vino dal Portogallo. Anche nel secondo trimestre, i dati sono quelli dell’Instituto da Vinha e do Vinho (IVV), le spedizioni all’estero sono cresciute, sia in valore (+5,2%) che in volume. Prendendo in esame tutti i primi sei mesi dell’anno in corso, l’incremento in valore dell’export sullo stesso periodo del 2012 è stato del 2,6%, con un prezzo medio cresciuto del 7,7%, anche se vi è stato un lieve calo in termini di volume.
L’UE è il principale mercato del vino portoghese, 57% del volume totale, e verso questa destinazione hanno un particolare peso lo sfuso e il bag-in-box.
Le esportazioni verso paesi extracomunitari valgono invece il 42% del valore e comprendono quattro destinazioni, l’Angola, gli Usa, il Canada e il Brasile, che sono tra i primi dieci mercati più importanti del vino portoghese.
La Polonia è il mercato che nel primo semestre ha fatto registrare la maggiore crescita: +36,7% in volume e +36,25 in valore; anche la Spagna ha comprato di più, +24,7% in volume e +37% in valore.
La Cina, invece, che conta per l’1,5% nell’export portoghese, ha fatto registrare una crescita superiore al 40% nel prezzo medio d’acquisto.
Secondo il presidente dell’IVV portoghese, Frederico Falcão, i dati del primo semestre sono particolarmente positivi, soprattutto se visti in relazione al fatto che lo scorso anno (ne abbiamo parlato qui) le esportazioni portoghesi di vino hanno superato la barriera in valore dei 700 milioni di euro: per il 2013 si potrebbero, di questo passo, raggiungere 720 milioni di euro.
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