Sono 153 le aziende vinicole selezionate - di cui 89 da Udine, 36 da Gorizia, 27 da Pordenone e 5 da Trieste –, 655 i campioni di vino “approvati”, da cui si sono evidenziati 50 Top Wines
di Adriano Del Fabro
Con 153 aziende vinicole selezionate – di cui 89 da Udine, 36 da Gorizia, 27 da Pordenone e 5 da Trieste –, 655 dei campioni di vino “approvati”, da cui si sono evidenziati 50 Top Wines, è stata presentata la nuova guida “The italian wines from Fvg”, curata dalle quattro Cciaa del Fvg. Il format prevede un volumetto cartaceo pluriennale (presentato nel 2012) e un sito internet (www.winesfriuliveneziagiulia.it), che si aggiorna di anno in anno con una nuova selezione vinicola, testata e approvata dalla severa Commissione di esperti (65 tecnici degustatori iscritti negli elenchi camerali; 15 sommelier e 15 esperti dell’Onav). Sono 743 i campioni degustati, di cui 655 inseriti in Guida. Solamente i vini che hanno raggiunto 85 punti su 100, e quelli che presentavano uno scarto pari o superiore a 8 nel punteggio fra il massimo e il minimo voto, sono stati analizzati da una seconda Commissione, composta solamente da presidenti e loro sostituti, che hanno individuato i 50 Top Wines per analisi comparativa. La valutazione di “excellent” è stata assegnata a 107 bottiglie.
Sono stati i rappresentanti delle Cciaa, nella sede dei Vivai Cooperativi di Rauscedo (Vcr), a conferire le onorificenze ai 50 Top wines, assieme al presidente del Comitato Guida vini, Sergio Lucchetta, al presidente di Vcr Pietro D’Andrea, al sindaco di Rauscedo, Michele Leon, all’assessore provinciale di Pordenone, Michele Boria e al delegato di FriulAdria, partner del progetto, Fabrizio Prevarin.
I 50 Top wines rappresentano la selezione dei migliori vini degustati e rappresenta la reale proporzione della produzione enologica regionale: ne è specchio perché il numero di vini eletti per ogni varietà riflette la percentuale di vino di quel tipo prodotto in regione. Così la percentuale tra bianchi e rossi è mantenuta sul 70-30. Su 50 vini, quasi la metà (ben 23) sono autoctoni. Nella stesura del Regolamento, e quindi nella ripartizione del numero di vini per ogni tipologia, è stato dato peso ai due autoctoni per eccellenza: il Friulano e il Refosco, rispettivamente con 6 e 4 Top Wine.
Tra le novità di questa edizione, anche una “app”, preannunciata dagli organizzatori, che sarà presto resa disponibile e scaricabile su smartphone.
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