La Regione vara il bando per finanziare al 50% gli impianti, con investimenti da 200.000 a 2 milioni di euro. L'assessore Nardoni: “Impegno coerente con le politiche di valorizzazione dei nostri autoctoni”
“Avevamo assunto un impegno preciso con i nostri produttori di vini frizzanti. Un impegno che ora onoriamo fornendo un altro strumento di sviluppo al nostro comparto vitivinicolo. Crediamo di aver, così, contribuito ulteriormente alla crescita del settore del vino spumante anche in considerazione dell’alto livello qualitativo raggiunto in ambito nazionale ed estero dalle nostre cantine e dalle nostre produzioni di qualità. Un atto che sa anche di emancipazione e indipendenza delle nostre cantine nei confronti degli impianti del Nord che dettavano così anche tempi e mercato.”
Così l’Assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, commentando il bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale relativo alla Misura 123 (Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali) per finanziare interventi per la realizzazione di impianti per la spumantizzazione di vini di qualità. (vedi allegato PDF).
Così la Regione Puglia lancia la sfida al mercato delle bollicine, con un intervento che prova a sostenere proprio la realizzazione a livello provinciale e su tutto il territoriale regionale di impianti per la produzione di vini spumanti Dop e Igp. “Si tratta di una politica coerente con tutto l’impegno mosso in questi anni sulla valorizzazione delle nostre uve e dei nostri vini – spiega Nardoni – e fa il paio con una attività, che dal blocco dei diritti di reimpianti fuori regione, passando per tutte le misure sulla modernizzazione e l’innovazione in cantina, spiegano come la Regione Puglia abbia puntato tutto su i suoi produttori e su un comparto che si sta dimostrando all’altezza della sfida lanciata. I vini spumanti che un tempo erano costretti a migrare, dunque, d’ora in poi potranno prodursi direttamente in Puglia, chiudendo una filiera di eccellenza che apre anche nuove interessanti prospettive di mercato”.
La misura 123 che prevede una parte di cofinanziamento pubblico pari al 50% del totale della spesa ritenuta ammissibile dal finanziamento, sostiene l’acquisto e l’installazione di impianti di lavorazione per la produzione, imbottigliamento e confezionamenti di vini spumanti prodotti con Metodo classico, Metodo Charmat lungo e Metodo Charmat corto.
I singoli interventi finanziabili potranno avere un volume minimo di 200.000 euro per un massimo di 2 milioni di euro.
Il portale regionale per la compilazione dell’elaborato tecnico-informativo ed il portale SIAN per la compilazione, la stampa e il rilascio della domanda di aiuto, sono operativi a partire dalle ore 12.00 del 23 settembre e fino alle 12.00 del 21 ottobre. Informazioni sul sito regionale
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