L’incremento del 100% per l’introduzione della “sin tax”, misura che fa parte di una più ampia riforma della tassazione di beni ritenuti “dannosi” per la salute dal governo dell’emirato
A partire dallo scorso primo gennaio, grava sulla vendita degli alcolici in Qatar una nuova tassa del 100%; l’imposta ha portato ad un raddoppio del prezzo al consumo di vino, birra e superalcolici. La misura è parte – secondo quanto si legge sul britannico Daily Mail Online – di una più ampia riforma della tassazione di alcuni beni ritenuti “dannosi” per la salute (tra cui anche tabacchi e bevande energetiche), annunciata a inizio dicembre dal ministro delle finanze qatariota e denominata “sin tax”, tassa sul peccato.
Un lungo elenco dei nuovi prezzi delle bevande alcoliche è comparso, a fine dicembre, in un documento di trenta pagine diffuso dalla Qatar Distribution Company, l’unico distributore autorizzato alla vendita di alcolici nell’emirato. Una bottiglia di Shiraz sudafricano costa oggi – ad esempio – ben 86 riyal del Quatar (circa 20 euro), una cassa da 24 lattine di birra 384 riyal (78 euro), una bottiglia di gin da 100 cl ben 340 riayl (81 euro).
La notizia dell’introduzione della nuova tassa, confermata da esponenti del locale governo, è di particolare interesse anche in occidente per il fatto che nel 2022 in Qatar si svolgeranno i mondiali di calcio. In occasione della Fifa World Cup 2022 sarà consentito consumare alcolici in luoghi ben determinati, vista la molto restrittiva legge sull’alcol in vigore nella penisola del Golfo Persico.
FEB
Devi essere connesso per inviare un commento.