Allo studio presso il centro di ricerca spagnolo Cicytex una tecnica che prevede interventi agronomici post germoglio tesi a far ripartire il ciclo di crescita del grappolo
Una nuova soluzione per ritardare la maturazione delle uve di fronte al cambiamento climatico è allo studio preso il Cicytex, Centro de Investigaciones Científicas y Tecnológicas della Comunità autonoma Extremadura.
L’innalzamento delle temperature estive registrato da diversi anni e la precoce maturazione che ne deriva porta alla necessità di anticipare anno dopo anno la data della vendemmia, operazione che viene però così effettuata spesso in condizioni di caldo non favorevoli. Ritardare la maturazione delle uve consentirebbe invece di spostare la vendemmia a giorni di temperatura più mite.
Il progetto di ricerca, “Prácticas agronómicas innovadoras para mejorar la calidad de los vinos en zonas cálidas frente al cambio climático”, è attuato in collaborazione con l’ IRTA (Instituto de Investigación y Tecnología Agroalimentaria de Cataluña) è si basa su di una tecnica chiamata “forzado de yemas”, un intervento agronomico post germoglio teso a far ricominciare il ciclo di crescita del grappolo, ritardandone di conseguenza la maturazione.
La ricerca conta su di un finanziamento di 120mila euro stanziato dall’Instituto Nacional de Investigación Tecnología Agraria y Alimentaria (Inia). La sperimentazione in campo di questa tecnica è oggi in atto in due diversi vigneti di Tempranillo, uno a Vegas Bajas del Guadiana, nella provincia de Badajoz (Spagna sud occidentale) e l’altro a Lleida, nella Spagna nord orientale.
FEB
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