La misura ha lo scopo di regolare la redditività della produzione oltre che combattere il fenomeno delle frodi, particolarmente diffuso nel paese. La motivazione non è dunque di tipo salutistico
Secondo quanto scrive Decanter.com il Governo russo ha deciso che verrà introdotto un prezzo minimo per il vino. La legge è stata già firmata dal Primo Ministro, Dmitry Medvedev, e permetterà di regolare il prezzo minimo dei i vini fermi e frizzanti distribuiti in Russia.
Positive le reazioni delle associazioni di categoria, in quanto la nuova normativa consentirà di garantiree la redditività della coltivazione delle vite, che in alcune regioni del paese è inficiata da condizioni sfavorevoli, mentre renderà più redditizia la produzione nelle regioni dove già si produce con guadagno. Si noti, tra le altre cose, che nella vendita al dettaglio in Russia, spesso il prezzo di vendita del vino locale è superiore a quello del vino importato dall’Ucraina o da altre regioni dell’Asia.
A ciò si aggiunge che, come già è stato in modo analogo per la vodka nel 2010 (ne avevamo parlato qui), il prezzo minimo sarà un utile strumeto nella lotta alla contraffazione. Le previsioni, a questo proposito di Vadin Drobiz, capo del Russian Research Centre of Federal and Regional Alcohol Markets, il prezzo minimo porterà ad una riduzione del valore del commercio illegale di vino del 25-30%, proprio come avvenuto per il superalcolico tradizionale russo. Sebbene il prezzo minimo non sarà fissato prima dell’anno in corso, Drobiz pensa che non dovrebbe essere inferiore ai 100-110 rubli per litro di vino fermo (€ 1,30 – 1,30 ) ed ai 120-130 rubli per litro di vino spumante (€ 1,50 – 1,60).
Contrari all’introduzione del prezzo minimo sono invece i commercianti, per i quali una crescita del prezzo al dettaglio porterà ad un significativo calo del consumo di vino, e ad una relativa crescita di quello di vodka o di altri superalcolici.
Nessuna motivazione salutistica sembra dunque esserci alla base dell’introduzione del prezzo minimo (mentre, come è noto, in altri paesi come il Regno Unito è proprio la lotta all’alcolismo il più forte cavallo di battaglia dei promotori dell’introduzione del minimum price per unità alcolica). Non ultimo la nuova strategia governativa si presenta nel contesto della promozione governativa del settore attraverso la crescita della superfici vitate (ne abbiamo parlato qui).
FEB
Devi essere connesso per inviare un commento.