In un Brasile che nel 2012 ha limitato fortemente gli acquisti di vino in bottiglia, l'Italia cala pesantemente, anche sugli spumanti. Dove subisce l'arrembaggio dei Cava
Anno pessimo il 2012 per chi esporta in Brasile. La chiusura è con saldo zero per il segmento bottiglia (261 milioni di US$), mentre crescono gli spumanti (+16% a valore), ma – come vedremo – c’è gloria per tutti tranne che per noi italiani.
Sull’imbottigliato, il Cile si conferma in salute e leader incontrastato del mercato (+10%, a 93 milioni di dollari), mentre cala del 6% l’Argentina. Portogallo primo fornitore europeo, mentre l’Italia, che si conferma quarta in classifica, lascia sul campo il 15% del valore (a volumi si è fatto ancora peggio, -22%). In calo del 6% la Francia, mentre viene su bene la Spagna (+5%)
Spagna che, sul fronte spumanti, fa ilvero botto dell’anno, con fornuture schizzate all’insù del 50%, finendo ormai a un’incollatura da un’Italia che vede il saldo fermo a zero.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Ministero del commercio estero brasiliano. La riproduzione dei contenuti statistici è consentita previa citazione diretta della fonte attraverso link all’articolo.
I dati completi per Paesi e tipologie di vino sono disponibili nella sezione statistiche per gli abbonati Premium.
Devi essere connesso per inviare un commento.