Nel 2010 sono stati censiti vigneti per 125mila ettari ma solo nell’1% di questa superficie si produce uva da vino; tuttavia la viticoltura si diffonde grazie a investimenti stranieri e piccole aziende locali. Il consumo annuo procapite è ancora tuttavia questione di gocce
La superficie vitata indiana si allarga. Secondo un report stilato dalla Oficina Económica y Comercial dell’Ambasciata di Spagna di Nueva Delhi, attraverso i dati dell’Osservatorio spagnolo del Mercato del Vino (OEmV), nel 2010 (ultima stima disponibile), ci sarebbero in India vigneti estesi su 125mila ettari, ma, solo l’1% di questa superficie sarebbe sfruttata per la produzione di uva da vino.
L’allargamento in corso delle superfici vitate è opera per lo più di piccole imprese locali che cominciano a guardare ai mercati internazionali, oltre che di investimenti esteri. In generale da parte degli investitori, locali e stranieri, sono oggi crescenti l’interesse e la speranza di far dell’India non solo un mercato di consumo ma anche di produzione.
La produzione stimata, sempre per il 2010, è stata di circa 400mila casse. Le principali quattro regioni di produzione sono Nasik, Sangli, Bangalore e Himachal. L’ultima regione citata è sita a Nord-Est del Paese, alla stessa latitudine della California.
Il mercato indiano del vino nel 2011 vale, secondo Euromonitor, circa 11mila miliardi di rupie, 166 milioni di euro e per volume conta circa 16,4 milioni di ettolitri. Il 75% delle vendite è per volume inerente a rossi e bianchi tranquilli.
Secondo i redattori del report il mercato del vino e degli alcolici ha in India un futuro promettente, sebbene il vino rappresenti una piccola percentuale dei consumi degli alcolici, guidati da whisky e birra.
Il consumo procapite annuo di vino registrato nel 2010 è ancora tuttavia calcolabile col contagocce, 9 millilitri per abitante; si tratta, prendendo come volume di riferimento quello di 70ml per bicchiere (secondo gli standard dell’Unione Europea e dell’AIS), meno di 1/8 di bicchiere! Consumo ancora molto modesto se paragonato a quello europeo, ma anche a quello di un alto importante mercato emergente, la Cina, che nello stesso anno, il 2010, ha fatto registrare un consumo annuo di circa 0,69 litri per abitante (questo e altri dati sono disponibili nella sezione statistiche del portale del CV), e i consumi in Cina, è cosa nota, sono in crescita.
FEB
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