L’edizione 2015 si è conclusa venerdì 6 novembre in un clima di generale entusiasmo. Le chiavi del successo sono state l’elevata qualità delle soluzioni tecnologiche innovative proposte, il confronto dei più importanti stakeholder mondiali su temi cruciali del settore come la sostenibilità e l’analisi sensoriale, la rivoluzione del layout e degli eventi organizzata da Unione Italiana Vini, in funzione di una costante opportunità di contatto e relazione.
Uno straordinario successo ha accompagnato la chiusura della 26° edizione di Simei: oltre 600 imprese espositrici (di cui il 25% estere), 31.000 operatori professionali provenienti da 90 Paesi, circa 2.000 tra relatori e partecipanti ai congressi internazionali e ai vari workshop dedicati alle filiere vino, birra e olio. Un’edizione la cui parola d’ordine è stata “networking”, ovvero creare costanti opportunità di contatto e relazione qualificati, mission che ha visto impegnata Unione Italiana Vini in maniera straordinaria.
“Simei si caratterizza non solo per un’offerta espositiva unica al mondo – ha commentato infatti Francesco Pavanello, direttore generale di UIV – riconosciuta dalla filiera come la principale piattaforma di promozione delle tecnologie, ma soprattutto è diventato un appuntamento imperdibile di aggiornamento professionale e di relazioni internazionali. L’impegno di Unione Italiana Vini è stato quello di arricchire la proposta espositiva con un sistema organizzato e coordinato di ampliamento delle relazioni al quale abbiamo dato il nome di WinePro”.
Con i 6.000 mq dislocati in coda a tutti e quattro i padiglioni, WinePro ha rappresentato una vera rivoluzione sia del layout della fiera, sia degli eventi, progettati e pensati per mettere in relazione visitatori ed espositori, relatori e giornalisti delle testate nazionali ed internazionali di settore. “Simei – spiega Pavanello – oggi è una fiera cross-mediale che utilizza le più moderne tecnologie per amplificare la diffusione dei contenuti: quelli tecnologici garantiti dall’eccellenza degli espositori, diffusi e veicolati attraverso la piattaforma Contag (450.000 download in fiera) e quelli formativi-informativi raccolti, catalogati e offerti da Unione Vini attraverso i 2 congressi internazionali sulla sostenibilità e l’analisi sensoriale e gli oltre 50 eventi che hanno interessato per tutti i quattro giorni le filiere vino, birra e olio, coinvolgendo più di mille persone. Il tutto ripreso e diffuso in streaming, garantendo un’audience mondiale agli eventi”.
“Networking” è stato anche il nome dato alla cena del 4 novembre, trasformata in un evento business: sotto il suggestivo scenario delle vele disegnate da Fuksas, gli espositori hanno avuto modo di incontrare oltre 400 tra buyers e opinion leader da tutto il mondo in un ambiente rilassato e informale, per proseguire colloqui iniziati durante la fiera o intrecciare nuove relazioni commerciali. “Una formula particolarmente apprezzata – dice il direttore generale UIV – durante la quale abbiamo consegnato i premi dell’Innovation Challenge e presentato la partnership con Fiera Monaco, che coinvolgerà Simei nel 2017”.
L’esperienza di questa edizione di Simei costituisce uno stacco rispetto al passato sia della fiera stessa, sia rispetto a quanto offre il panorama nazionale e internazionale delle fiere. “La nostra associazione – conclude Pavanello – ha nel suo Dna due geni fondamentali: l’eccellenza nei contenuti e quella delle relazioni. Quotidianamente, attraverso le attività che compongono il nostro core business, produciamo contenuti altamente specializzati che servono a mettere in relazione i vari soggetti della filiera: i laboratori, il giornale, la fiera sono piattaforme di incontro e confronto tra domanda e offerta, nel caso di Simei tra chi produce e utilizza tecnologie. Siamo convinti che questa nostra specializzazione costituisca un unicum e che il mercato lo stia riconoscendo e premiando”.
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