Un manuale che nasce con l’obiettivo di trasferire a tutti i concetti chiave della parola sostenibilità in viticoltura tracciando le operazioni che nel corso dell’anno vengono realizzate nei vigneti per ottenere uva buona e sana alla vendemmia
Come declinare concretamente la sostenibilità? Una risposta è arrivata durante l’ultima edizione di Fieragricola a Verona in occasione della presentazione del “Manuale di sostenibilità” targato Magis, destinato a tutti i viticoltori italiani che intendono gestire il vigneto secondo i criteri della sostenibilità del progetto Magis e intraprendere il percorso per arrivare alla certificazione rilasciata da DNV che attesta la produzione di un vino secondo appunto il Protocollo Magis. Un manuale che nasce con l’obiettivo di trasferire a tutti i concetti chiave della parola sostenibilità in viticoltura tracciando tutte le operazioni che nel corso dell’anno vengono realizzate nei vigneti per ottenere uva buona e sana alla vendemmia.
A tenere a battesimo il volume, Attilio Scienza, Università di Milano, presidente del Comitato Tecnico Scientifico Magis, che ha ripercorso le tappe fondamentali del Progetto nato nel 2009, con uno sguardo al futuro. “ Magis oggi è una realtà- ha detto Scienza – ma un ulteriore salto di qualità lo si farà da una parte con l’ampliamento delle aziende vitivinicole aderenti, dall’altro prevedendo una formazione continua per l’agronomo, figura fondamentale e strategica nella viticoltura di precisione – fulcro del progetto Magis – dove ogni intervento è misurato, controllato e tracciato. È l’agronomo infatti colui che deve farsi interprete dei dati e delle informazioni che possono essere fornite dalla tecnologia, per applicarli in modo corretto nella gestione del singolo vigneto”. Ma non solo. Nel futuro di Magis, dopo questo Manuale, sono in programma delle estensioni del Protocollo alla cantina, alla biodiversità, agli indici di Carbonfootprint e waterfootprint e al bilancio sociale.
Dalla teoria alla pratica, a Luca Toninato di Ager è toccato poi il compito di illustrare la struttura del manuale, suddiviso in cinque macroaree: gestione agronomica, gestione degli agrofarmaci intesa come corretto utilizzo e conservazione, gestione delle avversità, gestione delle attrezzature e qualità e sicurezza delle uve e del vino. Per ogni capitolo sono previste sezioni specifiche con i criteri di intervento, di valutazione, di monitoraggio, di controllo e di rating. On line sono poi disponibili delle schede di monitoraggio delle operazioni eseguite in campo per poter supportare ulteriormente il viticoltore.
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