Previsti per gli spumanti tassi di crescita CARG doppi rispetto alla media della categoria vino per la quale, dal qui al 2017, è previsto un tasso di crescita composito annuo poco superiore al mezzo punto percentuale in valore e del 1,2% in volume
Il report di Canadean The Future of Wine Market in Australia to 2017, pubblicato lo scorso luglio, traccia prospettive poco ottimistiche per il mercato del vino australiano che, secondo le previsioni, crescerà nei prossimi cinque anni con un tasso di crescita CARG del solo 0,6% in valore e del 1,2% in volume. A trainare questo mercato zoppicante saranno, come altrove nel mondo (si veda ad esempio qui il caso dei Paesi Bassi nel relativo report di Canadean) gli sparkling wine. Questi valgono nello share delle vendite totale di vino, dati per l’anno 2012, il 14,5% in valore e l’8,2% in volume ma la loro crescita CARG prevista da Canadean da qui al 2017 è del 1,5% in valore e del 2,8% in volume, più del doppio dunque, per entrambi gli indici, della media di categoria sopra indicata. La crescita del settore non sembra essere particolarmente influenzata in negativo, per lo meno in valore, dai vini fortificati che nello share delle vendite in Australia contano però il solo 1,6% in valore e il 3,2% in volume. Per i liquorosi è infatti prevista una crescita CARG del 1,4% per il primo indice e del 0,8% per il volume. A tirare verso il basso è invece è il vino fermo che occupa nelle vendite la quota più consistente, 83,9% in valore e 88,5% in volume, e che dovrebbe crescere da qui al 2017 del solo 0,4% in valore e di un risicato 1,1% in volume. Gli analisti di Canadean indicano come fattori di condizionamento di questo mercato, oltre alla generale generata dalla crisi finanziaria globale, un rallentamento dell’economia locale che mina la fiducia dei consumatori. Le migliori performance degli spumanti sono invece attribuite al successo delle iniziative di marketing messe in atto dai produttori locali e volte a promuovere gli sparkling wine come vini “per tutti i giorni”.
(in merito agli ultimi report di Canadean sui mercati vinicoli internazionali si veda qui quanto abbiamo scritto per la Svezia, qui per il Giappone e qui per i Paesi Bassi).
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