La stagione è stata particolarmente calda e secca, soprattutto tra la fine di ottobre e l’inizio di febbraio. In seguito ad una vendemmia anticipata, portati nelle cantine quasi 1,38 milioni di tonnellate d’uva (-6,7% sul 2015)
Con un comunicato stampa diffuso ieri, 10 maggio (si veda qui), Vin Pro associazione che riunisce 3500 produttori di vino sudafricani, ha diffuso le ultime previsioni vendemmiali, aggiornate allo scorso 30 aprile e redatte dal South African Wine Industry Information and Systems (Sawis).
Le stime indicano che il raccolto 2016 ha portato nelle cantine sudafricane circa 1.378.596 tonnellate, quindi il 6,7% in meno rispetto all’anno scorso, per una produzione che dovrebbe arrivare a 10,7 milioni di ettolitri (sono compresi mosti concentrati, mosti per la produzione di bevande non alcoliche, vino per brandy e vino per distillati). La resa media attesa è di circa 7,77 ettolitri per tonnellata d’uva.
La vendemmia è cominciata quest’anno con una settimana di anticipo e terminata con due settimane prima rispetto alla media storica.
Le condizioni climatiche della stagione, particolarmente calda e secca tra fine ottobre e fine gennaio (ne avevamo parlato qui), hanno inciso fortemente sulla formazione dei grappoli, così che vi sarà una minor produzione soprattutto laddove non si sia riusciti a contrastare la siccità con un buon approvvigionamento idrico. D’altra parte la siccità ha messo al riparo dal diffondersi di funghi e parassiti. Al calo del raccolto dovrebbe quindi corrispondere una buona qualità delle uve, anche in funzione del fatto che la diminuzione delle temperature da metà febbraio in poi ha portato a una maturazione lenta dei grappoli.
FEB
Devi essere connesso per inviare un commento.