Ridotte ancora le aspettative di novembre. Caldo, vento e siccità stanno mettendo alla prova i viticoltori. I bacini di raccolta sono pressoché vuoti e manca l’acqua per l’irrigazione di soccorso
La vendemmia sudafricana potrebbe portare nelle cantine del paese ancora meno uva rispetto alle previsioni poco ottimiste dello scorso novembre(ne avevamo parlato qui). Secondo le ultime stime di Sawis (SA Wine Industry Information & Systems), aggiornate alla seconda settimana di gennaio, potrebbe infatti essere la peggior vendemmia dal 2005.
Cause principali delle perdite – lo si legge sul sito di VinPro, tra le più importanti associazioni di viticoltori del paese – la siccità e il caldo. Dall’inizio di dicembre non è praticamente caduta una goccia di pioggia e vi sono state diverse giornate in cui la temperatura è stata superiore ai 35 gradi, situazione peggiorata da un continuo vento proveniente da sud-est.
Nei bacini artificiali della regione di Western Cape (la più importante regione vitivinicola del Sudafrica che affronta il terzo anno di forte siccità) atti all’approvvigionamento idrico, il livello dell’acqua è ora la 26,6% (era al 41,6% nel già secco anno passato). L’acqua per l’irrigazione di soccorso non basta. La regione più colpita dalla siccità è quella del fiume Olifants, dove i produttori hanno potuto attinger dalla diga di Clanwilliam solo il 17% dalla normale quota di acqua normalmente destinata all’irrigazione. L’unica regione del paese in cui non vi sono problemi di approvvigionamento idrico è la regione del fiume Orange.
FEB
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