A mantenere stabile il dato globale a 7,5 milioni di ettari sono i nuovi e nuovissimi Paesi produttori: Turchia, Cina, India, Brasile, ma anche Georgia, Azerbaijan, Moldova. Mentre i grandi Paesi europei calano e quelli storici del Nuovo mondo sono abbastanza fermi. Ecco le nostre elaborazioni
Nel mondo, stando ai calcoli OIV, ci sono circa 7,5 milioni di ettari di vigneto, una superficie rimasta pressoché stabile negli ultimi cinque anni. A contribure al saldo positivo non sono però i grandi Paesi produttori: eccettuati gli Stati Uniti, e la California in particolare che fa circa l’80% del totale, che ha visto progredire il proprio vigneto dell’1%, oppure l’Argentina e il Cile, cresciuti anch’essi di un frazionale 0,5 e 0,9%, tutti gli altri sono sotto il livello dello zero. A partire dalla Spagna, il più grande vigneto del mondo, 954.000 ettari, il 13% del totale, ma ridottosi del 3,5% in soli cinque anni. O la Francia e l’Italia, secondo e terzo paese per superficie, ma con riduzioni del 2%. Stesso calo per l’Australia, che solo nell’ultimo anno di ettari ne ha persi 12.000 e che vede il bilancio quinquennale in passivo del 2%.
Chi consente allora al vigneto di rimanere stabile? Sono i nuovi, anzi nuovissimi Paesi: India (+12%), Turchia, Cina (+2%), Brasile (+1%), anche se è difficile stimare il dato netto dell’uva da vino, non avendo ancora questi Paesi un sistema di rilevamento tarato solo sulla Vitis vinifera.
Ma a crescere sono anmche quei Paesi tuttora non rilevati per mancanza di dati coerenti, come Moldova, Georgia, Azerbaijan, dove la viticoltura comunque sta crescendo e che – come aggregato “altri” – portano in dote un +1% nel quinquennio.
Nelle tabelle qui sotto abbiamo aggregato i dati dei Paesi di cui si dispongono dati certi, presi da istituti di statistica, ministeri dell’agricoltura, associazioni nazionali dell’industria vinicola. Dove non disponibili rilevazioni certe (Cina, Turchia e mondo), abbiamo sopperito con il dato OIV.
India: comprese anche le uve da tavola. Stime indicano che circa l’80% della superficie sia a uva da tavola
Brasile: comprese anche le uve da tavola
Turchia: comprese anche le uve da tavola
Cina: comprese anche le uve da tavola
Messico: comprese anche le uve da tavola
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati istituti di statistica e associazioni nazionali dell’industria vinicola. Per Turchia, Cina e mondo, OIV
I dati completi nella sezione Statistiche del portale
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