Secondo l’UFAG, calano rispetto all’anno precedente superficie vitata, raccolto, importazioni, scorte e consumi. Nulla di allarmante: fanno bene il vino rosso locale e gli spumanti. Italia primo fornitore
Come ogni anno l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), parte del Dipartimento dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) della Confederazione Elvetica ha rilasciato ad aprile il suo rapporto sull’anno vinicolo 2015.
Nel documento L’anno vinicolo 2016 (redatto in tutte e tre le lingue ufficiali della Confederazione) sono riportati i dati sulla vitivinicoltura svizzera nel 2015 e sulle scorte di vino al 31 dicembre 2015 oltre a quelli su produzione, importazione ed esportazione di vino.
Superficie vitata
La superficie vitata della Svizzera 2015 (nella quale sono da considerarsi compresi anche circa 123 ettari siti nella porzione di confine di suolo francese nella quale si producono vini ginevrini a Denominazione di origine) copre 14’793 ettari (circa 42 ettari in meno di quanto registrato per il 2014), dei quali il 58% attiene a vitigni a bacca rossa (nel Canton Ticino questa percentuale arriva al 90%). Il Cantone più vitato è il Vallese.
Raccolto 2015
La vendemmia dello scorso anno è stata decisamente meno abbondante di quella dell’anno precedente, e ha portato a un volume di 850.451 ettolitri (53% rosso – 47% bianco), quando nel 2014 si erano raggiunti 933.649 ettolitri (per i dati dell’Anno vinicolo svizzero 2014 si veda qui).
Ad incidere sulla diminuzione del raccolto 2015 sono state l’estate torrida e le scarse precipitazioni, anche se il caldo secco ha permesso di mantenere entro limiti ragionevoli la presenza di parassiti, oltre ad aver favorito il raggiungimento di un elevato tenore di zucchero nelle uve.
Import – Export
Le importazioni di vino 2015 hanno raggiunto il volume di 1,88 milioni di ettolitri (4.833 ettolitri in meno rispetto al 2014), tra vino fermo, spumanti, vino dolce, specialità, mistelle e mosto d’uva. In crescita le importazioni di vino bianco (401.815 ettolitri) e di mosto, mentre sono calate quelle di vino rosso (raggiunti 1,26 milioni di ettolitri circa).
L’Italia si mantiene primo fornitore della Confederazione (con 710mila ettolitri), seguita dalla Francia (circa 400mila ettolitri) e dalla Spagna (circa 370mila ettolitri).
Il volume di vino svizzero che ha superato il confine verso l’estero nel 2015 è stato di 13mila ettolitri (in calo sull’anno precedente) e tale cifra comprende anche le riesportazioni.
Scorte
In calo anche le scorte di magazzino: al 31 dicembre 2015 ammontavano a circa 1,31 milioni di ettolitri di vino svizzero a DO (-8,6% sul 2014), 110mila ettolitri di vino svizzero a IG (-8,6% sul 2014), e altri 50mila ettolitri tra vino da tavola o senza indicazione geografica. (+4,7% sul 2014). Le giacenze di vino estero ammontavano invece alla fine dello scorso anno a circa 570mila ettolitri.
Consumi
Si conferma la tendenza, in atto da alcuni anni, al calo dei consumi interni, che hanno raggiunto lo scorso anno il volume di 2,63 milioni di ettolitri (30mila ettolitri meno rispetto al 2014). Aumentati i consumi di vino locale, che hanno raggiunto il volume di quasi 990mila ettolitri e quindi diminuiti quelli di vino importato (raggiunti 1,65 milioni di ettolitri). La quota del vino di produzione svizzera nei consumi si è di nuovo incrementata, raggiungendo il 37,5%.
In particolare sono cresciuti i consumi di vino rosso locale e calati quelli di rosso importato; sono invece calati i consumi di bianco svizzero a favore di una crescita di quelli di bianco importato.
Cresce anche il consumo di spumanti, per un volume di 5713 ettolitri fino a un totale di 180 mila ettolitri.
I dati sui consumi dell’UFAG possono essere confrontati con quelli diffusi, sempre ad aprile da Euromonitor (si veda in proposito qui).
FEB
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