L'incredibile ritorno di un vitigno dato per "vecchio". In America le vendite di novembre nell'off-premise decretano il sorpasso sul Pinot grigio
Lo si era dato per finito, scoppiato. E invece a sorpresa il Merlot è ritornato, anzi sta tornando prepotentemente alla ribalta sul mercato americano. Che – nel segmento off-premise monitorato mensilmente da Nielsen – nelle ultime quattro settimane terminate al 10 di novembre decreta l’aggancio definitivo e dopo lunga rincorsa al Pinot grigio: 73,6 milioni di dollari di vendite per il vino bianco, 73,3 per il rosso giramento dall’accento bordolese, lanciato a divenire per fine d’anno il terzo varietale più bevuto d’America, dopo gli inarrivabili Chardonnay e Cabernet Sauvignon.
Sul fronte dei volumi venduti il sorpasso su un annaspante Pinot grigio si è già consumato a ottobre, con l’ultimo mese che vede vendite di Merlot per 1,1 milioni di casse, contro 964.000 del Pinot grigio.
A livello di prezzi medi, l’andamento dei due varietali è speculare: in crescita il Pinot grigio nella prima parte dell’anno, fino ad aprile; stabile, con tendenza al ribasso, invece il Merlot. Dalla seconda metà dell’anno in poi le posizioni s’invertono: si assiste a una costante erosione del valore al litro del Pinot grigio, che dagli 8,72 dollari di luglio scende agli 8,48 di novembre, mentre il Merlot fa l’esatto opposto: da 7,35 passa a 7, con una netta accelerazione negli ultimi tre mesi.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Nielsen USA
Le tabelle aggiornate del mercato americano – vendite per Paesi, fasce di prezzo, vitigni, packaging – nella sezione Statistiche del portale, per gli utenti Premium
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