145 presenze istituzionali a incontri e riunioni presso vari ministeri, il Parlamento e le istituzioni comunitarie; oltre 120 comunicazioni ufficiali a ministri, parlamentari e rappresentanti delle istituzioni nazionali e europee; organizzazione di 3 convegni nazionali, 11 incontri tra Consigli e Giunte di Confederazione e 19 riunioni dei “tavoli di lavoro"
145 presenze istituzionali a incontri e riunioni presso vari ministeri (Agricoltura, Sviluppo economico, Salute), il Parlamento e le istituzioni comunitarie; oltre 120 comunicazioni ufficiali a ministri, parlamentari e rappresentanti delle istituzioni nazionali e europee; organizzazione di 3 convegni nazionali, 11 incontri tra Consigli e Giunte di Confederazione e 19 riunioni dei “tavoli di Lavoro” e, ancora, un’intensa attività di comunicazione istituzionale che ha portato alla creazione di uno spazio redazionale dedicato alla vita associativa, sul Corriere Vinicolo, oltre a decine di interventi giornalistici del presidente, Domenico Zonin, in diverse testate sia specializzate che a larga diffusione. “Un programma di attività impegnativo – commenta Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione Italiana Vini – frutto anche delle nuove modalità operative decise dal Consiglio Nazionale all’indomani del suo insediamento e che, oggi, ci consegnano un’Associazione più forte, organizzata, proiettata nel futuro con un programma definito, e in grado di presentarsi come interlocutore sempre più credibile, verso le imprese vitivinicole, affidabile e rappresentativo verso i partner della filiera e le istituzioni”. L’aumento rilevante di nuove adesioni (40 aziende per oltre il 10% di crescita) è il frutto positivo “di una nuova sensibilità verso le strategie di marketing associativo – continua Castelletti – che si è concretizzata nel gruppo di lavoro consiliare coordinato da Carlotta Pasqua, delle nuove modalità comunicative che abbiamo inaugurato quest’anno, e della riorganizzazione del servizio giuridico-normativo che punta a offrire un supporto modulare in grado di rispondere alle esigenze delle imprese in continua evoluzione”.
Nel quotidiano lavoro di confronto con le istanze promosse dalle imprese associate, finalizzato a rappresentare gli interessi del settore presso le istituzioni, un “peso” preponderante è stato occupato dalle questioni legate all’export. “Siamo intervenuti in decine di casi per aiutare le aziende a sbloccare partite di vino fermate alle frontiere, per questioni spesso solo burocratiche, in paesi difficili come l’India, la Cina e la Russia – ha proseguito il segretario generale – offrendo, la scorsa estate, un corposo supporto tecnico legale a oltre 250 aziende per assicurarne la partecipazione all’indagine antidumping e antisussidi aperte dalle autorità cinesi”. Un lavoro importante che è sfociato, da un lato, nella costituzione di un gruppo di lavoro dedicato alle tematiche dell’export e, dall’altro, nel consolidamento di un ambito di attività associativa “al quale le imprese guardano con crescente fiducia e attenzione”, conclude Castelletti.
Devi essere connesso per inviare un commento.