L'effetto della scarsa vendemmia 2011 si fa sentire sullo sfuso, acquistato a vagonate dal Sudamerica: oltre 4 milioni di ettolitri sugli 11,7 importati in totale
E’ stato lo sfuso l’indiscusso protagonista delle importazioni americane nel 2012. Per via di una vendemmia, la 2011, ai minimi storici, le cantine californiane sono state costrette a rifornirsi come non mai di prodotto in cisterna, in prevalenza dal Sudamerica, Cile e Argentina su tutti. Così, a guardare le cifre, degli 11 milioni di ettolitri importati, quasi 4 sono di sfuso (+70% rispetto al 2011). In leggero arretramento il segmento confezionati (-2%, a 7 milioni di hl), mentre salgono di poco meno del 2% gli spumanti, a circa 700.000 ettolitri.
Tornando allo sfuso, i primi tre fornitori (Cile, Argentina e Australia) chiudono l’anno con forniture aumentate di oltre il 60%, addirittura il Cile ha sfiorato il raddoppio da un anno all’altro.
Da annotare sul fronte spumantistica la buona performance italiana, che si conferma primo fornitore a volumi (320.000 hl, +10%) e secondo a valori, dietro alla Francia, in regresso del 2%.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Dipartimento commercio Usa. Le tabelle complete per tipologie e paesi disponibili nella sezione statistiche per gli abbonati Premium
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