È la proposta della Wine & Spirits Wholesalers of America. Un modello consolidato che darebbe garanzie anche nella concorrenza di mercato con le bevande alcoliche
Nel mese di dicembre 2019, i vertici della Wine & Spirits Wholesalers of America (WSWA) si sono recati a Washington per chiedere al Congresso che la normativa federale sulla marijuana sia scritta sul modello di quella delle bevande alcoliche (ne avevamo parlato qui).
La stessa associazione si era già nettamente espressa lo scorso luglio in favore della legalizzazione della cannabis e conto il proibizionismo, e più nello specifico in merito al diritto degli stati a legiferare in materia (si veda qui).
Come riportato da Wine Searcher, il Dawson Hobbs – Senior VP of government affairs della WSWA – avrebbe dichiarato al Congresso che la sua associazione è conscia del fatto che sia l’alcol che la cannabis sono sostanze intossicanti, che hanno effetti sulla salute, e proprio per questo trattarle in modo simile dal punto di vista della normativa è una buona politica (“is sound policy”).
Alle nobili motivazioni salutistiche si affiancano però naturalmente anche interessi economici, visto che il mercato della cannabis legale sembra essere destinato a crescere nei prossimi anni, portando grandissimi guadagni a chi vi opererà. Anche in questo caso la normativa sugli alcolici, ed in particolare il sistema di distribuzione a tra livelli potrebbe rivelarsi un buon modello di business, solido e già testato. Il Three Tier System fu introdotto nella legislazione statunitense al termine del protezionismo e identifica tre soggetti (produttore, distributore, rivenditore) che non devono essere direttamente o indirettamente collegati tra di loro, così da garantire una concorrenza leale. Un sistema dunque che garantirebbe ai grossisti un ruolo importante in questo mercato, e che oltretutto, secondo alcuni osservatori, metterebbe al riparo dal rischio di un vantaggio competitivo della cannabis sul vino e sulle altre bevande alcoliche.
FEB
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