Hong Kong si conferma uno dei più importanti mercati del vino di lusso, in barba alle misure di austerità del governo cinese
Hong Kong è, e rimane, uno dei principati mercati per la vendita di fine wine all’asta, nonostante le misure di austerità del governo cinese che, dall’inizio dell’anno, hanno fatto calare in modo significativo il consumo di vino di lusso in tutta la Cina continentale.
All’inizio del mese di ottobre da Sotheby’s è stato battuto all’asta un lotto di 114 bottiglie di vino di Borgogna per la cifra record di 1,3 milioni di euro. Il precedente record per un lotto di vino all’asta era stato raggiunto nel 2006 quando sempre da Sotheby’s, a New York, 50 bottiglie di Chateau Mouton-Rothschild del 1982 erano state battute per 1,05 milioni di dollari (l’equivalente, allora, di circa 825.000 euro).
Le bottiglie battute a Hong Kong, che facendo i conti hanno raggiunto un prezzo di circa 11.400 euro cadauna, provenivano da una delle più celebri tenute vitivinicole al mondo: il Domaine de la Romanée-Conti e la composizione del lotto comprendeva 6 bottiglie per ognuna delle 19 annate di Romanée-Conti che vanno dal 1992 al 2010.
Nella stessa asta sono state vendute anche 66 magnum di Henri Jayer, provenienti dalla collezione privata di James Clark, fondatore della Netscape Communications Corporation. Il prezzo per bottiglia, sebbene si tratti di magnum, è stato addirittura superiore a quello delle bottiglie di Romanée-Conti, 13.300 euro cadauna, per un totale di 880.000 euro per l’intero lotto.
Come sempre in questi casi il nome dei facoltosi acquirenti non è stato diffuso.
FEB
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