Se è vero che il 20% del consumo proviene da attività illegali è necessario che industria e governo prendano una strada comune per contrastare il fenomeno. La WSTA conferma il suo impegno nella lotta alla contraffazione
Ogni anno nel Regno Unito è consumato più di un miliardo di litri di vino ma, purtroppo, alcune stime indicano che il 20% di questo sia contraffatto, o provenga da importazioni illecite. La situazione non è dunque felice e, probabilmente, da parte dell’industria del vino vi è una sottostima della portata del fenomeno. Lo suggerisce una dichiarazione, resa alla rivista online FoodManifacture.co.uk, di un esperto britannico di sicurezza alimentare, il quale ha chiesto che non fosse reso noto il suo nome. Le grandi società del settore non starebbero dunque facendo abbastanza per prevenire il fenomeno, e dunque i sofisticatori avrebbero mani libere. Quello che l’anonimo esperto chiede è che l’industria britannica del vino collabori strettamente con il governo, alla ricerca di una strategia comune.
Di parere diverso la WSTA che, per voce del suo Regulatory & Commercial Affairs Manager, ha ribadito l’impegno dell’industria del vino e degli spiriti mette nella lotta alla contraffazione.
FEB
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