La repubblica caucasica, nell'ottica di diversificare la propria economia, punta a riappropriarsi della produzione vitivinicola. Si è svolto di recente un incontro tra l'ambasciatore Mammad Ahmadzada e l'assessore alle Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli
di Adriano Del Fabro
Il ruolo privilegiato del Friuli VG nelle relazioni tra l’Italia e la Repubblica dell’Azerbaigian e le prospettive di rafforzamento dei rapporti bilaterali in campo agroalimentare sono stati i temi di un incontro, svoltosi recentemente a Udine, tra l’ambasciatore Mammad Ahmadzada e l’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli, al quale erano presenti anche il direttore generale di Ersa, Paolo Stefanelli, il direttore del Servizio Competitività del sistema agroalimentare regionale, Maurizio Urizio e il presidente del Parco Agroalimentare di San Daniele, Claudio Filipuzzi.
Il vertice è servito per porre le basi di future collaborazioni in campo agroalimentare e, in particolare, in quello vitivinicolo. Il rappresentante diplomatico ha illustrato la volontà della Repubblica caucasica di diversificare la propria economia, riappropriandosi di una peculiarità azera, ossia la produzione vitivinicola. Quest’ultima è già stata protagonista in passato e, da qualche tempo, è tornata a essere un asset in crescita. Per questo motivo l’ambasciatore ha evidenziato l’importanza del rapporto tra il Friuli VG e l’Azerbaigian, al fine di conoscere il know how di altissimo profilo che questa regione può garantire al settore. Shaurli, dal canto suo, ha sottolineato la solidità e la professionalità del settore. Ha poi ricordato che il Friuli VG dispone di una filiera completa nel comparto vitivinicolo, che va dalla produzione di barbatelle all’impiantistica e strumentazione di cantina. L’assessore, infine, ha evidenziato l’avanguardia nella ricerca applicata all’agricoltura, rappresentata dall’Istituto di Genomica Applicata di Udine.
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