Lo suggerisce una ricerca effettuata su consumatori di Hong Kong, meglio disposti a spendere per i vini provenenti da regioni vinicole più note
L’origine di un vino può incidere più del suo gusto nella propensione dei consumatori “orientali” a pagare di più una bottiglia. Questo quanto suggerisce una ricerca condotta da alcuni ricercatori afferenti alle università Tri-Cities di Washington, al Politecnico di Hong Kong e alla coreana Gyeongsang National University (qui la notizia dal portale dell’università statunitense; ne ha parlato anche la rivista spagnola Sobrelias).
La ricerca ha messo a confronto la “willingness-to-pay” (WTP ), cioè il prezzo massimo cui un consumatore è disposto a spendere, per l’acquisto di un vino, di alcuni consumatori residenti ad Hong Kong. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul numero autunnale della rivista British Food Journal (si veda qui).
La collezione dei dati, poi analizzati dai ricercatori, è stata attuata attraverso tre degustazioni. La prima degustazione è stata “alla cieca”, in vini sono stati e sottoposti ad alcuni consumatori di Hong Kong senza nessun dato aggiuntivo; in una seconda degustazione i campioni erano invece accompagnati da dati relativi al paese e alla zona di origine dei vini; in un terzo assaggio è stato infine preceduto da una descrizione completa dei vini, che comprendeva oltre alla regione d’origine altri dati quali la varietà ed il nome del produttore.
I campioni di vino provenivano in particolare da Western Cape, Sudafrica; Iowa, USA; Rheingau, Germania; Rioja, Spagna; Wisconsin, Stati Uniti d’America e Argentina.
Ad ogni fase di assaggio ai partecipanti è stato chiesto di indicare quanto al massimo avrebbero speso per acquistare quel vino ( “willingness-to-pay” ). Se al primo assaggio, quello alla cieca, i giudizi e quindi anche il WTP, sono stati sostanzialmente positivi per la maggior parte dei vini, quando i sono stati aggiunti dettagli si è riscontrato un giudizio più severo per quei vini la cui origine era poco conosciuta o sconosciuta ai degustatori. Come segnalato ad esempio da uno dei ricercatori, Byron Marlowe, al poco noto vino del Wisconsin, quando così identificato, è stato attribuito dalla maggior parte degli assaggiatori un WTP notevolmente inferiore rispetto a quello attribuito a vini provenienti da regioni di produzione più note.
La ricerca ha anche evidenziato una maggior propensione alla spesa delle donne rispetto agli uomini, e dei più giovani rispetto ai più anziani. Dai i più esperti consumatori abituali, inoltre, sono stati espressi giudizi più basati sul gusto, rispetto ai consumatori occasionali, poco esperiti di vino.
FEB
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