Italia, Spagna, Portogallo e Francia si uniscono alla Bulgaria e presentano opposizione formale alla Commissione Europea. Secondo WSTA è urgente che il governo britannico programmi una consultazione in merito
Dopo la Bulgaria, che lo aveva fatto all’inizio di settembre, anche Italia, Spagna, Portogallo e Francia si sono formalmente opposte, presentando ricorso alla Commissione Europea, circa a fissazione in Scozia di un prezzo minimo di 0.50 sterline per unità alcolica (ne abbiamo parlato qui).
La questione dunque si evolve e i termini per il processo di reclamo, che sarebbero dovuti scadere il 27 settembre, sono ora estesi alla fine dell’anno. La Commissione Europea chiede dunque a Londra di esprimersi sulla norma scozzese.
A questo proposito la Wine and Spirit Trade Association, con un comunicato ufficiale, ha sollecitato i ministri del governo britannico a programmare urgentemente una consultazione di 12 settimane circa la posizione del governo che fino ad oggi si era dichiarato favorevole al prezzo minimo.
Ricordiamo che anche la Scotch Whisky Industry ha recentemente intrapreso un’azione legale in opposizione a questa norma, presentando anch’essa reclamo a Bruxelles, e una revisione giudiziaria sulla sua legittimità si svolgerà presso la Curt of Session di Edimburgo nelle prossime settimane.
Anche l’Office of Fair Trading, ente governativo non ministeriale garante del rispetto della concorrenza e del diritto dei consumatori nel Regno Unito, ha espresso quest’estate in una nota alcune preoccupazioni per le eventuali conseguenze, non intenzionali, derivanti dall’attuazione di tale provvedimento (ne abbiamo parlato qui).
FEB
Devi essere connesso per inviare un commento.